Edilizia traballante

In Italia circa 3,5 milioni di edifici sono a rischio statico. La notizia arriva direttamente dall’Associazione nazionale costruttotri edili insieme a Legambiente, Inu, Finco, Federabitazione-Confcooperative, Federcasa-Aniacap, Ancab-Legacoop, in seguito ad una indagine effettuata nel 2002.
Si è reso noto che il 36% degli edifici in quanto troppo vecchi sono pericolosi, mentre il 64% è inadeguato sotto l’aspetto tecnico-statico. Nonostante L’Ance abbia evidenziato che gli interventi di ristrutturazione e manutenzione degli edifici sono stati abbastanza numerosi nel 2002 sulla scia degli incentivi statali IRPEF e IVA, il fenomeno della riqualificazione urbana e il recupero degli edifici esistenti, pare rimanere l’unico mezzo per affrontare le esigenze abitative senza intervenire con nuove costruzioni che affollerebbero ancora di più le città italiane. A questo proposito lo stesso Claudio De Albertis (Presidente dell’Ance) ha evidenziato come l’unico modo per incentivare queste iniziative sia quello di introdurre dei bonus edilizi per realizzazioni qualitative che abbinino l’urbanistica all’architettura.

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