Natura e architettura a Torino

Trasformazione imminente per la Piazza e la Stazione di Porta Nuova a Torino. Incaricato di questa importante operazione di rinnovamento urbano, tramite concorso, è il giovane studio di architettura MKT.A. La stazione ferroviaria sarà arricchita di un volume a funzione commerciale e di servizi per la città e verrà affiancata da una torre che ospiterà un albergo e degli uffici. Elemento forte del progetto, capace di conciliare lo spiccato contrasto tra l’orizzontalità della stazione e la verticalità dell’edificio a torre, sarà una striscia verde che unirà tra di loro gli elementi architettonici in modo singolare. Infatti, partendo dal piano stradale, la striscia verde salirà sulla stazione avvolgendone i lati e il tetto e formando così un giardino pensile, quindi scenderà dalla parte opposta, e infine si innalzerà sulla torre coprendone la facciata sud, quella dell’albergo, con un giardino verticale. La realizzazione del giardino verticale sarà resa possibile grazie al collocamento di una griglia metallica sulla quale saranno fatte crescere piante rampicanti ospitate in vasi posti al livello di ogni due piani dell’edificio e innaffiate automaticamente. La superficie verde nella sua totalità si presenterà mossa non solo orizzontalmente ma anche verticalmente in quanto la griglia verrà collocata a distanze variabili dalla facciata dell’albergo, così da lasciare lo spazio a piacevoli balconi all’ombra dei rampicanti. Il notevole impatto visivo è quello di un’unica onda verde che nel suo innalzarsi fino a 100 m di quota dal piano stradale (l’altezza dell’edificio a torre), costituisce un autentica massa scultorea vegetale che intende imporsi e formare un nuovo elemento simbolico nello skyline della città. Accanto a scelte compositive particolarmente innovative e dinamiche, è chiaro come questo progetto metta in campo anche soluzioni tecnologiche molto sensibili ai problemi di carattere ambientale e alla ricerca del massimo comfort abitativo con l’adozione da una parte di un ottimo sistema di isolamento termico sia estivo che invernale – quello del tetto verde – e dall’altra di un brise-soleil naturale che si occupa invece soprattutto del raffrescamento estivo.

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