Patrimonio da rivalutare

Arrivano le proposte Ance sulla salvaguardia del patrimonio architettonico. L`Associazione, durante una riunione informale tenutasi al Senato, rappresentata da una delegazione guidata da Giancarlo Goretti, vice presidente della Commissione referente Edilizia e Territorio, ha sostenuto la necessita` di ricorrere, nell`attivazione di interventi di valorizzazione dei beni vincolati, a criteri economici di ritorno dell`investimento.
L’Ance sostiene la necessità di passare alla promozione dell`immobile vincolato e non limitarsi al restauro e alla manutenzione del bene. La diminuzione delle risorse pubbliche impone, secondo l`Ance, il coinvolgimento di soggetti privati negli interventi di finanziamento. La remunerazione di tali investimenti dovrebbe essere assicurata ai finanziatori privati attraverso l`ammissibilita` di una serie di destinazioni d`uso compatibili, che garantiscano l`utilita` economica dell`uso dell`immobile senza tuttavia alterare le finalita` della tutela stessa.
La volonta`, quindi, e` quella di individuare le “funzioni obiettivo“ del bene da tutelare: solo ripristinando la sua valenza economica e` infatti possibile, secondo l`Associazione, garantire la sopravvivenza degli immobili storici. In questo senso e` necessario innescare un meccanismo capace di creare un adeguato tasso di rendimento interno, il che consentirebbe di far si` che i beni culturali possano essere oggetto di un`efficace cogestione pubblico-privato.
Tra le altre proposte dell`Ance, l`idea della “privatizzazione a tempo“ degli immobili pubblici vincolati, che potrebbero, secondo l`Associazione, essere temporaneamente concessi in uso a privati qualificati: questi ultimi si occuperebbero della loro rifunzionalizzazione e della successiva gestione economica degli immobili.

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