Qualificazione degli interventi sul costruito

Leggiamo sul Corriere della Sera del 29 maggio, questa notizia:
Tre milioni e mezzo di case a rischio crolli Interi quartieri delle periferie delle città italiane, costruiti al risparmio negli anni Cinquanta-Sessanta, sono da abbattere e rifare. Gli edifici a rischio crolli in Italia sono 3 milioni e mezzo, il 14%. Il problema è serio (i cedimenti strutturali avvenuti negli ultimi anni a Roma e a Foggia con decine di vittime sono un chiaro segnale d’allarme) e viene evidenziato da un’indagine promossa da Legambiente, Ance, Inu (Istituto nazionale di urbanistica), Ancab-Legacoop (Associazione nazionale cooperative di abitanti), Federcasa-Aniacap, Federabitazione-Confcooperative e Finco.I

Anche se la notizia è a dir poco allarmante, va segnalato che in seno alla Commissione Processo edilizio dell’UNI si sta da tempo conducendo un’intensa attività normativa in tal senso.
Infatti, oltre alla pubblicazione della norma UNI 10998 sugli archivi di gestione immobiliare (che uscirà proprio in questi giorni) ed all’attivazione di un nuovo gruppo di lavoro sulla gestione immobiliare, sono attualmente allo studio una serie di norme sulla qualificazione e sul controllo del progetto edilizio degli interventi sul costruito.
Questo, in sintesi, il programma di lavoro:

Progetto di norma UNI U86.00.001.x (x = numero della parte del progetto)
Qualificazione e controllo del progetto edilizio degli interventi sul costruito

Parte 1: Criteri generali, terminologia e definizione del documento preliminare alla progettazione
– recepimento delle decisioni assunte durante la programmazione degli interventi, in merito alle destinazioni d’uso ed al tipo di intervento;
– verifica delle decisioni, attraverso la valutazione delle informazioni riguardanti il bene edilizio e l’attuazione delle attività prediagnostiche;
– definizione dei requisiti di diagnosi, di progetto e del bene edilizio
Parte 2: Pianificazione della progettazione degli interventi
– assunzione degli esiti della prediagnosi
– progettazione, sviluppo e controllo delle attività analitiche (informative e diagnostiche)
– obiettivi, ruoli, responsabilità e tempi di ogni fase di progettazione
Parte 3: Attività analitiche ai fini della progettazione preliminare
– completamento delle attività informative
– progetto, sviluppo e rapporto delle attività di diagnosi
– compiti e responsabilità dei diversi ruoli (committente, progettista, eventuali specialisti per operazioni di analisi)
Parte 4: Sviluppo della progettazione degli interventi di riqualificazione
– sviluppo della progettazione preliminare
– sviluppo della progettazione definitiva
– sviluppo della progettazione esecutiva
Parte 5: Controllo della progettazione degli interventi
– riesame e verifica della progettazione preliminare
– riesame e verifica della progettazione definitiva
– riesame e validazione della progettazione esecutiva
Parte 6: Progettazione degli interventi di riuso
Parte 7: Piano di manutenzione
Parte 8: Progettazione degli interventi di manutenzione

Per informazioni:
UNI, Alberto Galeotto
Comparto Costruzioni
tel. 02 70024.403, fax 02 70106106
e-mail: [email protected]

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