Professione rinnovata

Nuove regole per i geometri. Nei giorni scorsi il Consiglio nazionale dei geometri ha organizzato a Roma un convegno dal titolo “Il geometra: antica professione, nuovi saperi”, per discutere sul ruolo futuro del geometra alla luce delle recenti riforme universitarie e dell’accesso agli Ordini professionali.
Oggi è quantomai indispensabile operare un raccordo normativo fra la legge 75 e l’articolo 6 del dpr 328, dove si parla di tirocini. Il Consiglio nazionale dei geometri, al proposito, propone di introdurre due differenti esami di Stato per chi proviene dal vecchio percorso formativo e per il geometra laureato. Il Consiglio si dichiara perplesso sulla riforma dei cicli scolastici, in particolare per la formazione superiore, e sull’istituzione di nuovi licei con la conseguente scomparsa degli istituti tecnici per geometri.
Attualmente, va ricordato, esistono due differenti percorsi per accedere all’esame di abilitazione per geometri: da una parte, quello stabilito dalla legge 75 del 1985 che prevede il diploma di geometra, seguito da due anni di praticantato in uno studio professionale abilitato o cinque anni di attività tecnica subordinata; dall’altra, il percorso introdotto dal decreto Presidente della Repubblica numero 328 del 2001 che prevede il conseguimento della laurea triennale di primo livello comprensiva di tirocinio, oppure la frequenza di corsi di istruzione e formazione tecnica superiore, della durata di almeno quattro semestri di cui uno di tirocinio.

Consiglia questa notizia ai tuoi amici

Commenta questa notizia



Categoria notizia

NORME e LEGGI

Le ultime notizie sull’argomento