Ponte verde per l’Eur

A Roma è pronto il progetto di un lungo ponte “verde”: un ampio arco, con cipressi e cespugli di oleandri, che si alzerà sulla Laurentina, da via del Tintoretto a via delle Tre Fontane, nel cuore dell’Eur. E’ parte del progetto anche un sottovia che collegherà via dell’Atletica co la Laurentina, per collegare il quartiere con gli alti palazzi che si specchiano nel laghetto e con la Roma-Fiumicino. I cantieri dell’opera che, al costo di quattordici milioni di euro e per due anni di lavori, cambierà il volto alla circolazione della cittadella razionalista partiranno tra qualche settimana. Si tratta di una vera e propria rivoluzione viaria, proprio mentre, negli stessi luoghi, comincerà a nascere anche la “nuvola” del Centro Congressi di Massimiliano Fuksas.
Grazie a questo svincolo i circa 15 mila automobilisti che attualmente devono fare i conti con i due semafori a più tempi che bloccano l’incrocio tra via Laurentina, via del Tintoretto, via delle Tre Fontane e via dell’Atletica, che collega alla Roma-Fiumicino, potranno risparmiare almeno 30 minuti di traffico.
Per risolvere il problema dei semafori all’incrocio tra le tre strade, gli ingegneri del Comune, cooordinati dall’assessore ai Lavori Pubblici Giancarlo D’Alessandro, hanno cercato di ridurre al minimo l’impatto ambientale, con la realizzazione di un cavalcavia in corrispondenza dell’asse via delle Tre Fontane-via del Tintoretto, e un sottovia sull’asse via dell’Atletica (Autostrada Roma Fiumicino)-Laurentina.
I primi lavori, che consistono in indagini sullo stato del terreno, sono già cominciati, ma dal Campidoglio promettono che il futuro cantiere non sarà un calvario per gli automobilisti. Il progetto, infatti, è stato studiato in modo da costruire le nuove infrastrutture senza intralciare il traffico già caotico della zona.
E in ogni caso l’assessore D’Alessandro ha già in programma incontri con i cittadini e con i comitati di quartiere per informarli sulla nuova opera.
Per la costruzione si utilizzeranno tecniche d’avanguardia per superare le difficoltà dovute alle scadenti caratteristiche del terreno, formato da una serie di strati di argilla e torba, che costituiscono il riempimento dell’antico letto di un fiume. Allo stesso tempo verranno eliminate le discariche abusive in tutta l’area del cantiere e sarà vietata l’affissione di ogni tipo di cartello pubblicitario. Infine, per la salvaguardia del verde di nuovo impianto, i cipressi e le altre piante messe a coltura su sei ettari avranno a disposizione due pozzi per l’innaffiamento.

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