Meier contestato

Roma e l’Ara Pacis: un’avventura senza fine. L’iperattivismo del sottosegretario Sgarbi non risparmia, come è noto, nemmeno il progetto di Richard Meier per Roma. Il politico attacca duramente l’amministrazione comunale romana all’indomani dell’avvenuta approvazione del progetto da parte del provveditorato alle Opere pubbliche. Lo stesso Sgarbi ha dichiarato: “L’entusiasmo con il quale si pensa di riprendere uno scempio come il progetto Meier per l’Ara Pacis meriterebbe quasi che lo portassero a termine, così resterebbe a perenne memoria di quanto sono ignoranti”. Secondo il sottosegretario non sarebbe possibile riprendere i lavori senza il parere preventivo del soprintendente all’architettura e al paesaggio di Roma, Roberto Di Paola, in quanto si tratta non di una semplice opera pubblica, ma di un’opera d’arte. Nei prossimi giorni si terrà un incontro tra il sindaco della città Veltroni e Richard Meier sull’effettiva possibilità di revisione del progetto.
Parallelamente si svolge la vicenda della teca progettata da Morpurgo negli anni ’30 e per decenni posta a protezione dell’Ara Pacis. Probabilmente verrà ricostruita all’Eur o alla Magliana per volontà della Fondazione Ducci.L’impossibilità di recuperare la struttura esistente – demolita poco più di un anno fa per lasciare spazio al progetto di Meier- ha portato alla ricerca dei disegni originali dell’edificio per una ricostruzione ex novo che hanno rivelato un progetto decisamente più ampio: i 500 metri quadri previsti -contro i 280 realizzati- modificavano radicalmente le proporzioni della costruzione, probabilmente ridotta in fase di realizzazione per una riduzione dello spazio disponibile.

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