Rissa in aula

A Montecitorio è di scena il provvedimento sulle infrastrutture e i trasporti. Un collegato alla Finanziaria che modifica la legge Merloni sugli appalti pubblici approvato con 242 voti. La Legge Lunardi, dunque, incorre in un incidente di percorso con l’approvazione di un emendamento dell’opposizione. La maggioranza contesta duramente la condotta del vicepresidente Fabio Mussi (Ds) colpevole di avere concluso le votazioni in tempo di record: solo 10 secondi, quanto basta per accendere la polemica. Mussi avrebbe accelerato le operazioni, secondo le accuse, ad uso e consumo delle posizioni del suo schieramento. La votazione è stata la prima della mattinata, molti parlamentari non erano ancora in aula ed altri si attardavano lungo i corridoi del palazzo. L’opposizione si appella alla puntualità e Ignazio La Russa chiede pacatamente la ripetizione del voto rimettendosi “all’illuminato giudizio” di Mussi che, da parte sua, difende la propria posizione e la legittimità del proprio comportamento. Il clima in aula raggiunge il calorbianco. A cercare di calmare le polemiche interviene Luciano Violante: “E’ politicamente grave che un vicepresidente venga accusato di aver agito parzialmente” parlando di gravissima scorrettezza nei confronti di Mussi.

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