Nuove formule per gli appalti

Arriva l’era dell’appalto integrato. Per il settore i prossimi saranno mesi di grandi novità. Segnali in questa direzione arrivano sia dal resto dell’Europa che dall’interno del nostro paese. L’obiettivo comune rimane il superamento della rigida separazione della fase di progettazione da quella realizzativa. L’attuale situazione, delineata dalla legge Merloni, è il frutto del tentativo di porre rimedio alla tragica situazione maturata negli anni di Tangentopoli in cui le imprese intervenivano e modificavano, secondo le loro necessità, i progetti. La proposta del viceministro Martinat di liberalizzare completamente la situazione non è però piaciuta alle associazioni di categoria che hanno risposto presentanto un controemendamento che apre all’appalto integrato pur con alcune richieste di garanzie.
I professionisti accettano il ricorso a questa formula se i lavori superano i 20 milioni di euro e nel caso in cui venga reso obbligatorio per i concorrenti la qualificazione anche come prestatori di servizi ( o in alternativa di associarsi con soggetti qualificati). Da parte sua Martinat sta lavorando per mettere a punto le necessarie modifiche alla legge prima tra tutte l’ancoraggio del compenso per il progetto esecutivo ai minimi professionali inderogabili vietando su questo ogni ribasso d’asta.

Consiglia questa notizia ai tuoi amici

Commenta questa notizia



Categoria notizia

NORME e LEGGI

Le ultime notizie sull’argomento