L’andamento nel settore delle costruzioni

I preconsuntivi per il 2001
Secondo il CRESME e i principali Istituti di ricerca nel 2001 i dati sulle costruzioni sono positivi e mostrano un settore con una crescita più alta del previsto: +4,1%. Gli investimenti in nuove costruzioni ammontano a 116.096 miliardi di lire ( 60,0 miliardi di euro) rispetto a 106.289 (54,9 miliardi di euro) destinati nel 2000. Dopo un biennio come il 1999 e il 2000 in cui il settore delle costruzioni è cresciuto del 5,1 e del 5,6% , le attese per il 2001 erano positive, ma si prevedeva una riduzione dei ritmi di sviluppo e una crescita attestabile attorno al +2,8%. Nel 2001 si entra nella fase di massima produzione della nuova cantieristica residenziale, che traina tutto il settore con un +8,5%, vale a dire 48.604 miliardi di lire (25,1 miliardi di euro) contro i 43.453 miliardi di lire dell’anno scorso (22,4 miliardi di euro); la cantieristica non residenziale privata prosegue costante, +4,4%, pari a 33.928 miliardi di lire (17,5 miliardi di euro) mentre nel 2000 ne erano stati investiti 31.452 miliardi di lire, (16,2 miliardi di euro) infine le opere pubbliche raggiungono +3%, cioè oltre 33.000 miliardi di lire (17,4 miliardi di euro). Proprio attraverso l’edilizia residenziale, quella non residenziale e le opere del genio civile, secondo le stime del CRESME, il mercato della manutenzione continua ad essere il principale mercato delle costruzioni. Sempre secondo il CRESME la manutenzione straordinaria rappresenterà un valore pari a 124.000 miliardi di lire (64,1 miliardi di euro contro i 60,5 del 2000), mentre la manutenzione ordinaria supererà i 50.000 miliardi(26,1 miliardi di euro; nel 2000 erano 24,4 ).

Abitazioni
Il mercato delle nuove abitazioni dopo aver rappresentato la principale novità positiva del mercato del 2000, nel 2001 crescerà ancora dell’8,5%. Il giro d’affari raggiungerà quasi i 49.000 miliardi, contro i 43.000 del 2000. Il dato più importante è che il totale delle abitazioni ultimate sarà di circa 232.000 abitazioni, 34.000 in più rispetto al 2000. Si tratta di un mercato trainato da realizzazioni di media e grande dimensione, con edifici maggiori ed abitazioni più piccole; basti pensare che dai 550 mq del 1993 si passa nel 2001 ad alloggi di 490 mq. . Protagonisti di questo mercato sono soprattutto i promotori immobiliari e le imprese di costruzioni . L’investimento medio in questo segmento di mercato è relativamente contenuto. Secondo l’A.N.C.E. il controvalore mediamente investito si aggira sui 70-80 milioni di lire.

Fabbricati non residenziali
Positiva è risultata la dinamica degli investimenti in immobili strumentali. Il momento favorevole di questo comparto è attribuibile a due fattori: i ritorni della legge 133/99 e il processo di rivalutazione del patrimonio immobiliare italiano.
Nel 2001 il valore degli interventi di nuova costruzione e di quelli di manutenzione straordinaria è stimato dal circa 64.000 miliardi di lire(circa 33 miliardi di euro). Si tratta di un mercato in forte crescita che realizza 116milioni di mc, con un incremento del 16,8 rispetto al 2000; è un mercato del nord-est (34% dei nuovi volumi) e del nord Ovest (31%);è trainato dal settore degli uffici(+28%) , dal settore industriale e artigianale(+20,5%) e infine , è un mercato dove il peso del finanziamento pubblico è più debole.

Opere pubbliche
Gli investimenti in opere pubbliche risultano in ripresa: ammonteranno nel 2001 a circa 33.000 miliardi di lire (17,4 miliardi di euro). In termini quantitativi si assiste ad una crescita del 3%.(CRESME)

Previsioni 2002
Le previsioni per l’anno 2002 formulate dal CRESME e dai principali istituti di ricerca risultano positive: la crescita dovrebbe essere del 2,6%. La crisi internazionale a seguito dei fatti accaduti dopo l’11 settembre e le ripercussioni sulla nostra economia, la dinamica congiunturale del mercato delle costruzioni e i grandi cambiamenti strutturali in atto sul mercato sono le tre grandi problematiche con cui ci si dovrà confrontare.
La crescita del 2,6% è indubbiamente importante , ma rappresenta una riduzione rispetto al 2001.Le ragioni sono svariate: l’esaurirsi della spinta della cantieristica residenziale, che comunque rimarrà il settore più dinamico delle costruzioni, escludendo quello delle opere infrastrutturali, e crescerà del 2,5%; anche la cantieristica non residenziale dimezzerà i ritmi pur rimanendo su un tasso di crescita del 2%. Nel 2002 il mercato sarà sostenuto dalle nuove opere di genio civile, per la ripresa dei bandi di gara nel 2001, mentre l’edilizia non residenziale pubblica (+1,5%) e l’attività di manutenzione del patrimonio residenziale (+0,7%) subiranno una lieve contrattura.
In questo scenario, la XIV edizione del Salone che quest’anno avrà un nuovo padiglione, si preannuncia ricca di novità sia sotto il profilo dei contenuti e delle iniziative che sotto quello dell’impostazione generale.

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