Lotta al disagio abitativo

Fondi per l’edilizia sociale. Partiranno nei prossimi giorni i programmi sperimentali contro il “disagio abitativo” finanziati con risorse statali per circa 980 milioni di euro e in grado di attivare investimenti, con le risorse private, per almeno 1800 milioni di euro. L’iniziativa prevede la costruzione o il recupero di alloggi da dare in locazione a canone “scontato” a categorie sociali deboli, la realizzazione di condomini attrezzati per anziani con basso reddito e l’avvio di una nuova serie di “Contratti di quartiere” per riqualificare le periferie. Al programma va aggiunta le redazione di un mini-piano per recuperare le aree limitrofe alle stazioni. Le iniziative, già previste dalle legge 8 febbraio 2001 n. 21, sono state sbloccate solo ora, dopo lunghe trattative tra Stato e Regioni sulle rispettive competenze. Pietro Lunardi, Ministro delle Infrastrutture, ha firmate tre decreti nei giorni scorsi e il via libera definitivo è arrivato il 22 novembre con il parere positivo della Conferenza Stato-Regioni. Saranno i Comuni, gli Iacp, le imprese di costruzione e le cooperative edilizie a chiedere alle Regioni i contributi, pari al massimo al 50% del costo dei lavori: in cambio si impegneranno a dare in affitto gli alloggi a canoni inferiori a quelli di mercato, con uno sconto proporzionale al contributo ricevuto.

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