Apportate delle modifiche alla Merloni-ter

Le prime modifiche alla Merloni-ter, presentate in un disegno legge collegato alla Finanziaria il 15 novembre al Consiglio dei Ministri, sono state approvate.
Le novità apportate riguardano la liberalizzazione dell’appalto integrato, la variazione del Programma Triennale e del tetto della durata delle concessioni, l’aumento del tetto imposto al subappalto, l’eliminazione della data per la presentazione del Project Financing, la possibilità di far valicare i progetti anche a soggetti diversi da quelli accreditati.
La liberalizzazione dell’appalto integrato tende a rendere sempre possibile il ricorso all’appalto integrato, cioè ad affidare oltre alla realizzazione dell’opera anche la progettazione esecutiva. Viene però inserita una clausola di garanzia per scongiurare le temute varianti in corso d’opera che fanno lievitare i costi, secondo cui l’appaltatore risponde dei ritardi e degli oneri conseguenti alle varianti, per le mancanze dovute al suo stesso progetto esecutivo. Questa modifica interessa anche il performance bond, che sarà obbligatorio negli appalti integrati per opere al di sopra dei 75 milioni di euro, circa 150 miliardi di lire, ma che per ora non è attuato in quanto manca il regolamento esecutivo.
Il programma triennale interesserà solo i lavori di importo singolarmente superiore ai 200mila euro, e viene eliminata l’obbligatorietà di indicare l’ordine di priorità degli interventi anche all’interno di ogni categoria.
Viene anche eliminato il tetto dei 30 anni per le concessioni: la durata può superare i trent’anni e il contributo pubblico può essere superiore al 50% dei lavori, e non deve essere necessariamente corrisposto al collaudo.
Cancellato anche il limite del 30 giugno per la presentazione del project financing, che sarà possibile presentare sempre. L’iter successivo è identico: l’amministrazione deve render noto l’arrivo della proposta entro 15 giorni, e concederne 60 per altri interessati, ha 120 giorni per valutare i progetti presentati e entro i successivi 90 deve indire la gara.
Nelle varianti apportate alla Merloni-ter c’è anche una delega per rivedere il Dpr 34/2000, riguardante la revisione dei requisiti richiesti alle imprese, senza però specificare se tale modifica riguarda solo la qualifica o anche la procedura affidata alle Soa.
Viene istituito un fondo di circa 400 miliardi per la progettazione di opere di compensazione ambientale, che riguardano solo il sistema stradale.

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