Torri da ricostruire

New York avrà nuove torri. Dopo il disastro dell’11 settembre l’amministrazione cittadina si sta già muovendo per porre mano ai progetti di ricostruzione. Dopo molte polemiche sull’opportunità di realizzare un nuovo complesso in sostituzione di quello andato perduto in seguito all’attentato terroristico si è optato per la ricostruzione. Non si tratterà, però, di una mera operazione di speculazione immobiliare (non va dimenticato l’altissimo valore dell’area del WTC) ma bensì di un’occasione per operare una vera e propria rivoluzione urbanistica che renda la zona “più a misura d’uomo”. L’imprenditore che aveva in affitto per 99 anni le Torri, Larry Silverstain, ha deciso non a caso di assumere nello stesso tempo uno dei più antichi studi di architettura della città , Skidmore, Owings e Merril, e la rinomata società di studi urbanistici Cooper Robertson and Partners. Un primo progetto, ancora di massima, sarà presentato al pubblico il 22 novembre, il giorno del Ringraziamento. Secondo quanto rivelano alcune indiscrezioni la squadra di architetti e urbanisti non intende riproporre costruzioni unicamente sviluppate in altezza nello stile vetro-cemento-acciaio che prevaleva negli anni ’70. Nella zona del WTC dovrebbero realizzarsi quattro torri più basse, di un minimo di 50 e un massimo di 70 piani, separate da giardini con ristoranti e bar all’aperto. Nel cuore della nuova piazza verrà innalzato un monumento per ricordare le vittime. Si tratterà, forse, di un semplice muro nero, alla maniera del Vietnam Memorial a Whashington.

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