Direttiva Ue approvata

Confermato l’appalto integrato e la nozione unitaria di servizi nella direttiva unificata sugli appalti pubblici. Cade, quindi, la distinzione tra servizi intellettuali e altri servizi, ma si chiede un aumento delle soglie. Sono i risultati dell’adozione, in prima lettura, da parte della commissione giuridica del parlamento europeo del testo della cosiddetta direttiva unificata in materia di appalti pubblici e di settori esclusi. Sulla direttiva generale o unificata all’interno della quale confluiranno le direttive 93/97 (lavori), 93/96 (forniture) e 92/50 (servizi) la commissione giuridica del Parlamento si è espressa con 14 voti a favore, 11 contrari e 4 astenuti. Sul fronte delle modifiche i membri della commissione hanno richiesto di modificare il testo della direttiva relativamente alle soglie di applicazione della stessa; le proposte di emendamento votate prevederebbero un aumento delle soglie delle diverse direttive pari al 50%, anche se alcuni parlamentari hanno notato che così facendo si ridurrebbe considerevolmente l’impatto delle direttive. La commissione, invece, ha respinto la proposta del relatore di abolire il cosiddetto appalto integrato (di progettazione e costruzione) a vantaggio di una netta separazione fra attività progettuale e attività realizzativa. E’ stata respinta anche la proposta di introdurre una distinzione tra “servizi di esecuzione” e “servizi intellettuali”.

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