Un nuovo piano per la Fenice

La seconda gara d’appalto per la ricostruzione del Teatro la Fenice di Venezia, distrutta nel 1996 da un incendio, è stata vinta dal gruppo composto dalla Saccaim spa di Venezia, dal Consorzio cooperative costruzioni di Bologna, dalla Gemmo Impianti di Vicenza e dalla Mantovani spa. La base d’asta era di 104 miliardi di lire, e il gruppo si è aggiudicato l’appalto con un ribasso dell’1,04%.
Il sindaco di Venezia, Paolo Costa, assicura che il cantiere rimarrà aperto 16 ore al giorno, che saranno garantiti due turni lavorativi, e che, in caso di ritardo, ci saranno pesanti sanzioni.
Il progetto per la ricostruzione è stato messo a punto dallo studio Aldo Rossi e associati, in collaborazione con lo studio dell’ingegner Guenzani. L’architetto Aldo Rossi, scomparso nel 1997, aveva pensato di “rifare la Fenice com’era,filologicamente fedele all’esterno e discrezionalmente infedele all’interno”. E, in effetti, la sala principale avrà stucchi e dorature, graizie al progetto originario dettagliato e alle foto d’archivio molto particolareggiate, mentre sarà nuovissima la sala Rossi, da 250 posti, collegata al teatro e che potrà essere utilizzata come sala prove o per riunioni. Verranno invece ricostruiti uffici, servizi, camerini, laboratori e una sala sotterranea per le prove e per riscaldare gli strumenti. Secondo il piano di lavoro entro 80 giorni le ditte dovranno rendere esecutivo il progetto, e portarlo a termine entro il luglio 2003.

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