E le opere minori?

Ok alla legge obiettivo ma occorre considerare anche le piccole opere. E’ il punto su cui si è maggiormente soffermato De Albertis, presidente Ance, in una lunga intervista rilasciata al Sole 24 ore. Dopo il primo via libera del Senato alla legge obiettivo il numero uno dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili sollecita un’applicazione più ampia delle norme di accelerazione procedurale attraverso una modifica della legge Merloni per le opere ordinarie. L’Ance si dichiara rassicurata sul fronte dei finanziamenti. Gli iniziali timori su una completa convogliazione delle risorse esclusivamente sulle grandi opere sono stati sedati dallo stesso Governo. Il denaro da destinarsi agli interventi strategici,infatti, sarà aggiuntivo e si sommerà ai 34mila miliardi che già annualmente si spendono per le opere pubbliche. Secondo De Albertis è poi prioritario allinearsi alle direttive europee, eliminando la netta separazione oggi esistente tra le fasi della progettazione e della costruzione: “puntando sull’affidamento secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa invece del prezzo più basso, e sull’accelerazione del processo qualitativo delle imprese. Le imprese vano responsabilizzate ed è un bene che nella legge obiettivo si preveda il superamento dell’attuale vincolo del 30% per il subappalto. Inoltre occorre semplificare le norme del project financing, superando tutti i vincoli che creano diffidenza tra gli operatori”.

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