Rivoluzione nei Comuni

La “politica dei 100 giorni” sulle autonomie. Tra le novità promesse dal nuovo Governo un posto di primo piano spetta all’amplimento dello spazio delle dichiarazioni di inizio attività edilizia e alla perdita di ruolo delle concessioni. Se effettivamente tradotte in pratica entrambe le iniziative porterebbero a un radicale mutamento dell’attività degli uffici urbanistici dei municipi. Diminuirà, infatti, in modo significativo l’attività concessoria e autorizzativa a fronte di un aumento di quella di controllo. Per alcuni non tutti i Comuni sono, però, pronti ad affrontare un cambiamento così radicale. Le maggiori preoccupazioni arrivano dall’Anci, l’associazione che rappresenta i Comuni della penisola, secondo la quale i tempi eventualmente concessi per l’adeguamento alle nuove disposizioni sono decisamente troppo stretti. Ma la cosiddetta manovra dei 100 giorni, per ciò che riguarda l’amministrazione locale, non si ferma qui.
Sintetizzando, tra l’altro, viene previsto: ampliamento dell’ambito di dichiarazione della Dia; decorrenza della validità delle addizionali comunali Irpef dalla loro pubblicazione su un sito informatico; soppressione degli adempimenti fiscali non strettamente necessari; snellimento degli adempimenti legati alla gestione dei rifiuti; possibilità di sottrazione del capitale di spa e srl attraverso la stipula di una polizza di assicurazione.

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