Esproprio: nuove regole

Procedure d’esproprio più celeri, valutazioni più eque e maggiori garanzie di diritto. E’ quanto prevede il testo unico delle disposizioni legislative in materia di espropriazione dei beni immobili per motivi di pubblica utilità, approvato ieri in via definitiva dal Consiglio dei ministri. Il nuovo testo, composto da 58 articoli, abroga interamente 40 leggi, per un totale di 571 articoli. In particolare nel nuovo provvedimento viene sancito il principio secondo il quale tutta la procedura espropriativa viene gestita dall’ente pubblico che deve procedere alla realizzazione dell’opera pubblica e razionalizzata la procedura di espropriazione collegando, all’interno di una procedura unitaria basata su tempi precisi, il momento programmatico ed urbanistico con quello squisitamente ablatorio. Sono stati introdotti inoltre alcuni correttivi procedimentali, in chiave acceleratoria, che permetteranno di superare il sistematico ricorso all’occupazione d’urgenza del suolo altrui e sanciscono l’opposto principio secondo il quale l’occupazione dell’area deve avvenire dopo l’adozione del decreto di esproprio. Incentivata anche la definizione della vicenda espropriativa attraverso la cessione volontaria dell’area da parte del privato. Si è infine attribuito a un collegio composto da un rappresentante dell’espropriante e da uno dell’espropriato e da un terzo designato d’intesa il compito di determinare l’indennità di esproprio, in modo da rendere più equa la stima ed evitare il contenzioso. Fonte Ansa

Consiglia questa notizia ai tuoi amici

Commenta questa notizia



Categoria notizia

NORME e LEGGI

Le ultime notizie sull’argomento