Ecocompatibilita costosa

Bioecologico è bello ma anche troppo caro. Da un’indagine del Cirm emerge come tutte le imprese italiane siano d’accordo sulla convenienza di un percorso di sviluppo modellato sui principi della sostenibilità. Contemporaneamente, però, numerosi sono i dubbi e i timori in merito agli oneri finanziari che questo comporta. I rappresentanti di sei associazioni di categoria (Confindustria, Confapi, Confartigianato, CNA, Coldiretti e Confagricoltura) invitano tutti alla cautela: ”Leggi troppo repentine in questo campo – hanno spiegato – comportano problemi burocratici, economici e tecnici a volte insostenibili soprattutto per le piccole imprese. Di conseguenza le tematiche ambientale rischiano di diventare un costo piuttosto che un’opportunità di sviluppo”. Occorre procedere con cautela nell’applicazione delle leggi previste. Proprio le aziende denunciano come sia costoso e lungo adeguarsi alle numerose norme in materia emanate negli ultimi due anni. Notevoli perplessità anche sul marchio “ecolabel” che viene percepito dai consumatori come un valore aggiunto solo nel settore alimentare. In comparti come quello dell’edilizia, invece, gli investimenti richiesti da questo tipo di procedure non garantiscono ancora adeguati ritorni. Per superare questa fase critica le aziende suggeriscono forme di defiscalizzazione del prodotto ecologico.

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