Pompei virtuale

La realtà virtuale si mette al servizio dell’archeologia e dell’architettura. Ne sono un brillante esempio le ricerche condotte da Richard Beacham, professore di storia del teatro alla scuola di studi teatrali della Università di Warwick volte alla ricostruzione virtuale del grande teatro di Pompeo costruito nel 55 a.C. su ordine del generale Pompeo il Grande. La costruzione diventò l’archetipo dell’architettura di rappresentazione in tutto l’Impero. Ne è dimostrazione il fatto che lo stesso Vitruvio, nel trattato De Architectura, si sia presumibilmente riferito proprio all’edificio di Pompeo per indicare le linee guida per le strutture teatrali. La Virtual Reality risulta utilissima in quei casi, come questo, in cui non è più possibile scavare adeguatamente gli edifici o addirittura non esistono più vestigia da individuare. Gli studi condotti da Beacham hanno consentito di ricostruire virtualmente in tutti i particolari il teatro pompeiano. Sono stati, infatti, realizzati spazi tridimensionali contenenti tutte le informazioni sugli ambienti perduti della costruzione. Insieme ad altre tecnologie di realtà virtuale, inoltre, è stato possibile raggiungere risultati sino ad oggi ritenuti impossibili nell’esame della qualità ambientale di questi spazi compresi l’illuminazione, l’acustica e il movimento.

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