Condono? Si, grazie

Nel nostro paese la parola condono è, purtroppo, da sempre sinonimo di sanatoria indiscriminata volta a legittimare un abusivismo imperante. Per non smentire, dunque, una tradizione nazionale la Regione Sicilia si prepara a discutere un disegno di legge relativo al più consistente condono dal dopoguerra a oggi, relativo a ben 250.000 edifici abusivi realizzati lungo le coste dell’isola. L’ ex Sindaco di Castelveterano (per inciso uno dei comuni a più alta densità di costruzioni abusive) non esita a definire l’operazione come “una bonifica architettonica e urbanistica della zona finalizzata alla riqualificazione del territorio”. In realtà si tratta di una sanatoria indiscriminata attraverso la quale verrà posto il nulla osta dello stato a centinaia di costruzioni abusive. A questo proposito è opportuno ricordare come nel rapporto Ecomafia 2001 di Legambiente venga riportato che le case abusive immesse sul mercato, negli ultimi cinque anni, sono state 163.391, per una superficie complessiva di circa 23 milioni di metri quadrati (ovvero, per rendere l’idea, l’equivalente di circa 2.300 campi di calcio) e un valore immobiliare di oltre 20mila miliardi di lire; il 59,6% di questo “mattone” illegale si concentra nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa. Alla luce di questi dati sembra che l’unica politica adottata per contrastare l’abusivismo sia proprio il condono, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

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