Atlante ecologico

In un periodo in cui i temi connessi al dissesto idrogeologico sono più che mai al centro dell’attenzione arriva il nuovissimo Atlante delle Opere di Sistemazione dei Versanti, realizzato dall’Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente. Il testo si propone come un fedele prontuario di tutte le tecniche attualmente in uso per il consolidamento delle zone a rischio. L’Atlante, infatti, contiene un’ampia elencazione delle procedure di intervento: dai rivestimenti in fibre e paglia per difendere dall’erosione colline e pendii alle talee e piantine capaci di drenare e consolidare terreni a rischio ai ”materassi” in rete metallica rinverditi o con tasche vegetali, murature in pietrame a secco. Viene sottolineata più volte la necessità di ricorrere, in prima istanza, a materiali naturali come la juta, il cocco, il legno, la pietra. Magari abbinati fra di loro (o a materiale sintetico come calcestruzzo, o metallo) e ”aiutati” dal lavoro delle piante (manti d’erba ma anche salici, tamerici e specie arbustive idonee). Attraverso la consultazione del testo è possibile conoscere le tecniche più innovative e curiose come il congelamento del terreno usato per la stabilizzazione temporanea in caso di scavi o interventi di ingegneria civile.

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