Le ire di Gregotti

Uno dei “grandi vecchi” dell’architettura italiana, Vittorio Gregotti, ha fatto sentire il proprio autorevole dissenso in merito alla recente mostra milanese dedicata ai nuovi progetti realizzati da OMA Rem Koolhaas e Herzog & De Meuron per Prada. In un articolo apparso sul Corriere della Sera e intitolato “La filosofia dello shopping contamina l’architettura” Gregotti ha, infatti, mostrato notevoli perplessità intorno ai contenuti esposti e ad alcune rilevanti espressioni dell’architettura contemporanea. Il binomio architettura-moda in una sorta di neomecenatismo che, indubbiamente, molto ha del commerciale non viene ritenuto credibile, contenutisticamente parlando, dall’architetto italiano. L’operazione–Prada ha riscosso un grande successo di pubblico ed è una dimostrazione di come un’operazione imprenditoriale e pubblicitaria lungimirante possa comunque avvicinare il grande pubblico alla pratica dell’architettura. Non è facile comprendere appieno le preoccupazioni di Gregotti soprattutto perché non appaiono indenni da una snobistica posizione di osservazione da una posizione privilegiata che presto affligge i “grandi”. Il monito di Gregotti a non delegittimare la pratica della costruzione è sicuramente corretto ma non si afferra così facilmente il perché iniziative di questo tipo sarebbero in grado di farlo.

Consiglia questa notizia ai tuoi amici

Commenta questa notizia



Categoria notizia

EDILTREND, MERCATO

Le ultime notizie sull’argomento