Riforma del Consiglio Superiore dei Lavori

PubbliciNumerose sono le novità introdotte dalla Riforma del Consiglio Superiore e contenute in un documento in cui esame è stato avviato dal Consiglio dei Ministri. Tra le più interessanti quella inerente i grandi piani nazionali come quello, ad esempio, dell’alta velocità ferroviaria. Questo genere di opere, infatti, dovrà essere da oggi vagliata anche dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Va ricordato come, sino ad oggi, proprio il Consiglio Superiore entrava nel merito esclusivamente di singoli progetti sopra i 10 miliardi di importo. Grazie alla riforma, invece, potrà concentrare le proprie valutazione su programmi di portata nazionale e affidare l’approvazione dei singoli interventi alle istituzioni territoriali. Un’altra significativa novità riguarda la diminuzione del numero dei membri effettivi del Consiglio Superiore che passa dai 118 originari a 70. Faranno parte del Consiglio, oltre ai due Consiglieri di Stato e ai due avvocati di Stato, 22 rappresentanti delle amministrazioni centrali dello Stato, 22 della Conferenza Stato-Regioni e 22 esperti. Il presidente, invece, sarà nominato dal Consiglio dei ministri su proposta del ministro delle Infrastrutture.

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