Ancora crisi per l?alluminio

Continua il periodo “nero” dell’alluminio. Ne è dimostrazione la notizia che nei prossimi 16 mesi la fonderia della Alcan ridurrà l’utilizzo della capacità produttiva di circa 40 mila tonnellate annue. Rispetto a quanto ipotizzato nei mesi scorsi la sospensione, decisa per motivi energetici, appare comunque nettamente inferiore. Alcan, secondo produttore mondiale di alluminio alle spalle della statunitense Alcoa, aveva infatti annunciato che avrebbe sospeso, a partire dal 15 gennaio, una linea produttiva da 50mila tonnellate in conseguenza dell’abbassamento del livello nel bacino di Nechako, che fornisce energia idroelettrica al complesso di Kitimat. Alcan controlla complessivamente 16 diverse fonderie in cui è in grado di produrre circa 1,7 milioni di tonnellate di alluminio primario.

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