Allarme Vesuvio

Da un’interessante inchiesta apparsa sul Corriere della Sera di lunedì 4 dicembre è emersa con chiarezza una delle più drammatiche situazioni ambientali del nostro paese. La conseguenza di anni di edificazione selvaggia e pressappochismo legislativo è stata la cementificazione ad oltranza dell’intera area, cementificazione che, secondo gli esperti, in caso di eruzione sarebbe la causa di un disastro senza precedenti. La situazione di “sonno dinamico”, come lo definiscono gli esperti, in cui si trova il vulcano non permette di prevedere con esattezza l’eventualità di prossime eruzioni; l’unico dato certo è che la massiccia edificazione dell’area l’ha resa ancora più vulnerabile nei confronti di probabili eventi naturali. Lo stesso sottosegretario Barberi ha parlato del Vesuvio come di una vera propria polveriera; l’americano Dobran credo possibile, in caso di disastro, un milione di morti in un quarto d’ora. Un dato per tutti sulla causa di tali ipotesi: nella zona rossa, quella a elevata pericolosità, le costruzioni abusive dichiarate per accedere al condono del ’94 sono 45 mila. Si tratta di un altro drammatico esempio della miopia dei legislatori e della totale mancanza di un efficace strumento di governo del territorio.

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