Un reale risparmio delle risorse

Seguendo i criteri della bioarchitettura e della sostenibilità, Arké Studio progetta a Modena un edificio costituito da un’unità residenziale, articolata in un unico corpo di fabbrica, stretto e allungato, dallo sviluppo volumetrico prevalentemente orizzontale.
L’edificio si presenta dunque come un’architettura da percorrere: ambienti collegati visivamente e fisicamente da un percorso fluido che rende continuo il movimento attraverso gli spazi dell’abitazione.
Per ottenere questo piacevole effetto, il sistema di collegamenti verticali (scale ed ascensore) si sviluppa attorno ad uno spazio centrale a doppia altezza, che si configura come la connessione fondamentale tra i differenti livelli dell’abitazione, una sorta di cerniera verticale che ricompone in uno spazio omogeneo i diversi piani. Bioarchitettura e sostenibilità hanno fatto muovere lo studio di progettazione verso una precisa scelta dei materiali e dei sistemi impiantistici e tecnologici, mirati ad un reale risparmio delle risorse. Per quanto riguarda l’involucro esterno dell’edificio, si è posta particolare attenzione all’isolamento termico e acustico delle pareti perimetrali, che sono costituite da tamponamenti in laterizio porizzato a cui, sul lato esterno, è stato applicato il sistema a cappotto a base di idrati di silicato di calcio RÖFIX MINOPOR con pannello isolante RÖFIX MINOPOR 045 dello spessore di 20 cm, mentre sul lato interno è addossata una controparete con un’intercapedine isolata per il passaggio degli impianti.
Il solaio di copertura è anch’esso isolato, scegliendo lo speciale pannello isolante grigio RÖFIX EPS-F 031 GREY, con uno spessore di 20 cm. La copertura è stata completata con l’aggiunta di un manto impermeabile di finitura con una superficie altamente riflettente, al fine di mantenere la temperatura del manto molto più bassa rispetto ad un’usuale copertura in guaina nera e di aumentare la luce diffusa e diretta attorno ai pannelli fotovoltaici, aumentandone la resa.
Ha valenza impiantistica e architettonica il sistema fotovoltaico applicato nel nuovo edificio residenziale: è costituito da moduli integrati su di una struttura “a shed” posti su una porzione della copertura, costruendo così un impianto d’illuminazione zenitale degli ambienti sottostanti. Il sistema di climatizzazione invernale ed estiva è gestito da un impianto geotermico, integrato da un pannello solare termico installato sul parapetto del terrazzo posto al primo piano dell’edificio, in modo da garantirne l’integrazione formale ed architettonica. Sfruttando questo pannello sarà possibile assicurare l’autosufficienza energetica nel periodo estivo per il riscaldamento dell’acqua sanitaria. È stata prevista la realizzazione di un impianto di ventilazione meccanica controllata, con pretrattamento geotermico e recupero di calore fino al 95%, per gestire il ricambio dell’aria senza dispersione di energia. Nell’ottica di una riduzione del consumo di acqua, si è realizzato un sistema di recupero e riuso delle acque meteoriche, costituito da un serbatoio interrato di raccolta e da una rete di distribuzione dell’acqua piovana, a servizio dell’irrigazione e delle cassette di scarico dei sanitari.
Sostenibile e dal grande impatto estetico, il nuovo edificio residenziale realizzato a Modena presenta, oltre agli aspetti tecnici costruttivi, anche una visuale d’eccezione sul territorio agricolo nel lato sud-est. Parallelamente, il lato nord è disegnato con una sola apertura che collega la cucina alla terrazza, attorniata da una struttura in pilastri e travi a vista, una sorta di ossatura visiva che regge la costruzione.



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