Stazione Metropolitana di Kröpcke

Hannover è una città ricca di storia, a cui mancano però i punti di riferimento che sono tipici delle città storiche europee.
La “main metro station” di Kröpcke e la piazza soprastante sono diventati nel corso degli anni un luogo, se vogliamo, mentale e fisico di riferimento.
E’ la stazione del centro, su cui convergono 10 linee di metropolitana ed attualmente si sviluppa su una superficie di circa 12.000 mq.
La stazione è un luogo a frequenza dinamica, non ci sono servizi interni di rilievo, è un ponte che dalla periferia porta a tutto il distretto di “Kröpcke”.
Ma è comunque un luogo in cui esiste un notevole incontro fra differenti tipologie sociali, con i problemi che può generare, è per questo che l’Üstra, la società che gestisce le linee della metropolitana, ci aveva incaricato di un progetto che fosse potenzialmente applicabile a tutta la rete, per migliorare l’approccio e l’uso della stazione, anche in concomitanza con l’Expo 2000, che avrebbe richiamato ad Hannover diversi milioni di visitatori.
La stazione è collegata tramite una galleria di negozi di medio livello alla stazione centrale ferroviaria, a tale galleria si accede tramite scale distribuite lungo un percorso a livello stradale della Bahnhofstrasse, della lunghezza di circa un chilometro, il flusso in entrata ed in uscita risulta quindi forte in entrambe le direzioni.
La stazione preesistente è stata realizzata negli anni settanta, un potente apparato in cemento armato di stampo brutalista, con una sua dimensione espressiva.
Il progetto estetico parte da questo punto, la necessità di mutare radicalmente l’atmosfera ormai opprimente del luogo, con la volontà di mantenere l’anima generatrice dell’intervento.
All’intero complesso viene applicata una nuova pelle e, come in tutte le scelte di questo progetto, questo rivestimento è leggero e luminoso, è mosaico in opale di vetro, la luce l’attraversa e l’effetto è un incremento generale della luminosità, ottenuta anche attraverso colori chiari e un appropriato progetto illuminotecnico. Una pelle che cambia radicalmente l’atmosfera, ma al tempo stesso mantiene con lievi variazioni le forme preesistenti, inoltre è l’unica tecnologia che consente di rivestire ad un costo accettabile un sistema di forme così complesso.
La forma degli elementi aggiuntivi, i corpi illuminanti, le segnaletiche, i luoghi di stazionamento, le sedute, sono in qualche modo estrapolate dal tema della stazione, un tema di dinamicità, in cui, oltre al movimento fisico, si aggiunge il concetto del movimento delle informazioni e della comunicazione contemporanea che si interseca con una idea storica dell’approccio al luogo, infatti gli ingressi sono caratterizzati da interventi visibili, fisici o decorativi, in modo da generare, come nella città medioevale, una loro facile riconoscibilità e memorizzazione.

Il design dello spazio
Accanto al progetto concettuale ed estetico si trova una forte volontà di migliorare tecnicamente l’esistente, attraverso il potenziamento delle condizioni di fruibilità dello spazio. Per raggiungere questi obbiettivi si è scelto di focalizzare il progetto su poche ma efficaci linee di azione:

– L’illuminazione
sulla banchina è previsto un incremento del valore luminoso in concomitanza con l’arrivo dei treni sulle vie di scorrimento, dove le luci hanno una funzione di evidenziazione delle segnaletiche.
Tutto l’intervento illuminotecnico agisce essenzialmente per rifrazione sul soffitto e per luce diretta sul pavimento.

– Le nuove funzioni
Restaurant boxes
Aree vending
Nuovi armadietti per il deposito

– Il comfort
Riduzione del rumore sulle banchine tramite la coibentazione del controsoffitto
Alto grip sulla pavimentazione (R11)
Sedute ergonomiche
Rilassamento visivo con uso di colori chiari e rilassanti

– La sicurezza
Posizionamento di specchi per vedere dietro le colonne.
Creazione di elementi nuovi con forme che migliorano il controllo visivo in favore della sicurezza.

– I flussi
Le forme dei box e pareti aggiunte sono tutte disegnate per agevolare lo scorrimento delle persone.
Le dimensioni dei corridoi di scorrimento mantengono dimensioni minime verificate.

– La pulizia
Tutte le superfici scelte sono facilmente pulibili, anche nell’ottica di un minor costo di manutenzione.

– L’accessibilità agli impianti
Vengono sostituite le parti (es. controsoffitto) che non garantiscono una facile accessibilità agli impianti.

– Il ritorno dell’investimento
Sotto il profilo architettonico tutte le scelte progettuali sono in funzione di un utilizzo a lungo periodo.

– Miglioramento della qualità dell’immagine
Ridisegno dello stile di tutti gli elementi visibili: box luminosi pubblicitari, sedute, bacheche, vetrine, corpi illuminati, colonne, specchi in acciaio, elementi segnaletici sulle banchine.
Il sistema di oggetti definito dal progetto è standardizzabile e utilizzabile anche in altre stazioni.
A queste linee di azione si aggiungono l’ottimizzazione del sistema di aerazione e del sistema di comunicazione commerciale, la messa in evidenza degli ingressi e una facile individuazione dei treni tramite decori specifici e segnali luminosi.

Foto: Santi Caleca



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