Stazione Centrale di Vienna

Quello della Stazione Centrale di Vienna rappresenta attualmente il progetto infrastrutturale più significativo della città, oltre ad essere un elemento fondamentale nel programma di investimenti delle ÖBB (Österreichische Bundesbahnen, Ferrovie Federali Austriache) forse potremmo definirlo il più ambizioso di tutti i tempi.
L’intero complesso diverrà una vera e propria cittadella ferroviaria (non a caso è già stata chiamata Bahnhofcity), con una superficie coperta di 20.000 metri quadrati da destinare anche a centri commerciali.
Quando tra il 2012 e il 2013 rientrerà in servizio, non sarà più la “stazione meridionale” di Vienna, ma Hauptbahnhof, l’unica “stazione principale” della capitale.
Si tratta dunque di un progetto chiave per la capitale austriaca che prevede la creazione di un unico efficiente collegamento nord-sud ed est-ovest, la nuova stazione centrale diverrà il principale hub per i trasporti internazionali e nazionali ed il centro nevralgico della rete ferroviaria transeuropea.
La nuova stazione è un biglietto da visita per Vienna come metropoli turistica e nucleo economico nel cuore dell’Europa.
Circa 1.000 treni e 145.000 persone al giorno sono i numeri attesi per la Stazione Centrale che si estenderà su una superficie di 109 ettari.

L’azienda altoatesina Stahlbau Pichler è stata incaricata da ARGE Strabag-Alpine-Porr-Pitterl e Brauswetter dell’esecuzione dei lavori strutturali del lotto 1.
La struttura grezza della stazione è arrivata già al primo piano, laddove dalla prossima estate verrà montata una parte dell’enorme tetto a falde in vista della predisposizione dei binari e delle banchine della nuova Stazione Centrale.
Sei strutture portanti di tipo ibrido senza montanti copriranno completamente il salone centrale senza ricorrere a montanti a sostegno di tetto e strutture dei binari.I primi quattro pilastri in acciaio della prima struttura portante di tipo ibrido sono stati innalzati e montati all’estremità meridionale della stazione di transito da Stahlbau Pichler il 16 dicembre scorso con l’ausilio di un’autogru di un’altezza superiore ai 70 metri.

Tecnologia ibrida
Per rispondere con precisione e sicurezza all’enorme copertura di 26 metri Stahlbau Pichler ha scelto di affidarsi alla tecnologia ibrida, ovvero un sistema che combina due componenti, acciaio e cemento. Le strutture portanti sono composte rispettivamente di quattro travi principali e di una soletta portante di cemento armato spessa 35 centimetri. I pilastri in acciaio vengono collegati alla soletta in cemento armato sovrastante attraverso delle spine in acciaio. Ognuna di queste sei imponenti strutture portanti miste ha un peso di circa 88 tonnellate.

Trasporto e montaggio, la chiave nella partnership
Le travi portanti in acciaio hanno rappresentato, con i loro 26 metri di lunghezza e con le 22 tonnellate di peso, un trasporto decisamente impegnativo. Poiché Stahlbau Pichler non è solo un fornitore ma un partner che collabora dal progetto alla messa in opera in ogni lavoro, anche la fase di trasporto è stata gestita con precisione dall’azienda altoatesina: le travi infatti sono state spostate con un trasporto eccezionale dallo stabilimento di produzione in Alto Adige fino in Austria, dove è stato loro applicato un strato protettivo anticorrosione, prima di essere montate nel cantiere della Stazione Centrale di Vienna.
Un’autogru di 200 tonnellate di peso e 70 metri di altezza è stata utilizzata per posizionare ogni singolo pilastro in acciaio posandolo su due supporti ausiliari. A questo punto si è reso necessario procedere con precisione millimetrica all’inserimento degli elementi di raccordo nelle apposite cavità delle strutture portanti in cemento già predisposte. La capacità di operare laddove la precisione viaggia sull’ordine dei millimetri è una delle caratteristiche distintive dell’azienda Stahlbau Pichler che accoglie sempre con entusiasmo le sfide dove accuratezza e  scrupolosità si rivelano fondamentali.

Struttura in acciaio: le fondamenta dell’intero progetto
Gli interventi in questo bellissimo progetto sono stati indubbiamente impegnativi in parte per le condizioni di lavoro rese complesse dalla stagione invernale, in parte per gli elevati requisiti qualitativi e per l’incalzante pianificazione temporale, tuttavia questa è stata una fase di lavoro appassionante perché segnata dalla massima precisione e contemporaneamente in quanto base fondamentale per la costruzione della stazione di transito. Le strutture portanti di tipo ibrido infatti non soltanto sosterranno i binari e le banchine, ma costituiranno anche il tetto del salone centrale.
Copriranno l’area della stazione da cui in futuro si accederà, attraverso scale mobili, alle cinque banchine ad isola, soprattutto va sottolineato come tali travi consentiranno di realizzare quest’area senza dover ricorrere a montanti e setti.
E’ stata gettata anche la soletta in cemento armato della prima struttura portante di tipo ibrido. In questo modo è stato approntato, entro i termini assegnati, il grezzo della delimitazione meridionale della futura Stazione Centrale fra Südtiroler Platz e Gudrunstraße. A partire da questa estate sulle strutture portanti verrà montata già una parte del tetto a falde in acciaio delle banchine. In preparazione del montaggio del tetto proseguono i lavori alle strutture portanti dei binari e delle banchine dei ponti di Gertrude-Fröhlich-Sandner-Straße e Karl-Popper-Straße, nonché alle pareti e alle coperture della stazione di transito.



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