Polo Universitario di Veterinaria

È stata posata la prima pietra del nuovo campus universitario di veterinaria di Lodi, progettato dall’archistar giapponese Kengo Kuma, che completerà il trasloco, dopo che già l’ospedale veterinario universitario per i grandi animali e il Centro zootecnico didattico sperimentale si sono trasferiti nella campagna lodigiana.
Riprendendo la forma delle cascine della bassa padana, verrà terminato entro la fine del 2017 e dalla primavera del 2018 ospiterà 2.470 persone tra studenti, insegnanti e personale non docente.

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L’incarico di elaborare il progetto esecutivo e di realizzare i lavori è stato assegnato al Raggruppamento Temporaneo di Imprese costituito tra Consorzio Nazionale Cooperative di Produzione e Lavoro “Ciro Menotti” di Ravenna, “Pro:Edil Srl” di Cinisello Balsamo e “Salc SpA” di Milano. Per quanto riguarda in modo specifico la progettazione, sarà curata da un raggruppamento di professionisti comprendente “Mytos Consorzio Stabile” di Aosta (capogruppo), Team Architects Epta Srl e Geo Engineering Srl. Rispetto ad una base di gara di circa 44 milioni di euro, esclusi Iva e contributi ai sensi di legge, l’importo di aggiudicazione è stato pari a 36.075.501,05 euro.

Il progetto
L’intervento riguarda l’area immediatamente adiacente alle strutture del polo universitario di Lodi già realizzate, comprendenti l’Ospedale Veterinario Universitario e il Centro Zootecnico Didattico Sperimentale. Il progetto del nuovo Campus universitario è suddiviso in due lotti funzionali.
Il primo relativo agli edifici per la didattica e i servizi, il secondo agli edifici per le attività dipartimentali. I due lotti del blocco edilizio del Campus saranno uniti da un edificio ponte soprastante la roggia Bertonica; la porzione più a nord accoglierà le funzioni didattiche e i servizi generali, per un totale di 9.400 metri quadrati, mentre la porzione rivolta a sud, più vicina all’attuale edificato, sarà destinata ai dipartimenti e ai laboratori di ricerca, per un totale di 15.000 metri quadrati. I due lotti saranno organizzati in un unico complesso strutturato come una cascina, mantenendo un lato della corte aperto verso la  campagna e gli edifici dell’università già esistenti.

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Il progetto prevede la realizzazione di nuove strutture per una superficie coperta di circa 20.000 metri quadrati, di cui 13.000 per studi, laboratori di ricerca e locali di supporto e 7.300 per aule, biblioteca e servizi generali. L’intervento fa parte dell’ultimo Accordo di Programma sul Polo Universitario e della Ricerca di Lodi, che comprendendo le strutture della Facoltà di Veterinaria prevede un investimento complessivo di 62.600.000 euro, di cui 57.300.000 euro cofinanziati da Università degli Studi di Milano con una quota del 60%, la Regione Lombardia con una quota del 22%, la Provincia di Lodi con il 9%, il Comune di Lodi con il 9%, e 5.300.000 euro a carico integralmente della Statale.

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L’edificio costerà 62,6 milioni di euro, di cui 57,3 cofinanziati dalla Statale al 60%, dalla Regione Lombardia al 22%, dalla Provincia di Lodi al 9% e dal Comume di Lodi al 9%. I restanti 5,3 milioni sono invece interamente a carico della Statale. Il campus conserverà un forte legame con la campagna circostante e sarà tagliato trasversalmente della Roggia Bertonica, ma i due blocchi principali saranno uniti da un edificio-ponte che sovrasterà il corso d’acqua.

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“E’ il progetto più ambizioso e razionale messo in campo negli ultimi dieci anni dalla Statale” ha detto il rettore, Gianluca Vago, che ha citato il lungo iter e la necessità di rivedere in corsa il progetto per adeguarlo ai tempi e contenerne i costi. “Anche se sono convinto che per questo territorio questa iniziativa ha anche un fortissimo valore economico, non è solo una questione economica né è un’operazione semplicemente immobiliare. E’ un investimento strategico, sul futuro della formazione”.



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