Edificio T – un corpo plastico e massivo per un blocco monumentale contemporaneo

II nuovo edificio in progetto (“Edificio T”) si attesta lungo via Tolstoj orientando le proprie campate strutturali secondo la giacitura nord-sud degli edifici industriali Shlumberger e Osram.
Il volume ingloba il muro di cinta della fabbrica lungo via Tolstoj ai margini di un parcheggio alberato destinato agli utenti delle varie attività del comparto e a ridosso di una fascia di verde. L’affaccio lungo la strada fronteggia l’area ex-Osram che sta vivendo in questi anni una forte rivisitazione funzionale che prevede la realizzazione di un nuovo complesso residenziale e di un parco lineare lungo il tracciato del Naviglio.
Assecondando una vocazione ormai consolidata nell’area, scopo del progetto è la realizzazione di un edificio destinato a laboratori che ospiteranno funzioni produttive tradizionali ed innovative legate all’immagine, alla moda, alla comunicazione, nonché ad altre attività già sviluppate nel complesso immobiliare. I caratteri fondamentali dell’edificio traggono origine dalle grandi strutture industriali, campate strutturali libere per ospitare le attività più disparate, materiali semplici come il cemento e il ferro, e molta luce proveniente da immense finestre e lucernari. L’impianto edilizio si rifà quindi agli edifici industriali vicini.
Il risultato architettonico “dell’edificio T” è condensato in un disegno apparentemente semplice ma forte di una razionalità con la quale sono stati analizzati i problemi, ordinati i presupposti tecnici e funzionali, distinte le richieste e le pretese.
Le unità che lo compongono si distribuiscono in tre grandi blocchi separati da cavità verticali, che hanno lo scopo di illuminare e aerare le parti con affacci interni.
Un grande vano di distribuzione centrale, articolato su rampe e passerelle metalliche, costituisce il nodo di scambio tra le unità e consente la vista del parco affacciato lungo il Naviglio. Dietro una cortina esterna apparentemente compatta si trovano in realtà una serie di vuoti realizzati con finiture di pregio.
II tamponamento di facciata, costituito da un involucro di fibrocemento (GRC), viene interrotto da grandi vetrate a tutta altezza che conferiscono qualità (attraverso la luce) a questi spazi.

Relazione tecnica di progetto – Struttura
Le scelte tecniche relative ai materiali utilizzati per la costruzione sono volte al rispetto dei criteri di eco-compatibilità in quanto plusvalore dell’opera.
Nel rispetto dei canoni del risparmio energetico, le soluzioni termotecniche applicate rispondono agli standard di certificazione che caratterizzano i manufatti di classe A.
Nel medesimo tempo i materiali impiegati per la realizzazione dell’edificio sono accuratamente scelti in base ai principi per la sostenibilità ambientale.

II fabbricato è composto da un unico corpo di fabbrica strutturalmente indipendente, formato da 2 piani interrati e da 4 piani fuori terra oltre a 2 piani arretrati sui fronti nord-sud. II secondo piano interrato è destinato ad autorimessa mentre il primo piano interrato ospita alcuni laboratori.
II corpo scala centrale è previsto in acciaio.
Lungo le facciate esterne sono previsti pilastri realizzati in acciaio allo scopo di contenere le dimensioni del pacchetto finito, completo di isolamento e rivestimento, per assicurare la necessaria uniformità estetica ed architettonica.

La soluzione strutturale – Rivestimenti di facciata
I tamponamenti perimetrali esterni ai piani fuori terra sono costituiti da parete di 49,5 cm di spessore composta da cappotto esterno con pennellatura di rivestimento in GRC esterna a vista, da blocchi di mattoni forati tipo Poroton da 20 cm e da una controparete interna costituita da doppia lastra di CG con relativa intercapedine di 13 cm, con isolamento termoacustico.
Originariamente l’involucro esterno prevedeva di realizzare una classica facciata ventilata con lastre bidimensionali e una modularità standard reperibile sul mercato, affidando l’isolamento alla stratigrafia retrostante (blocchi + coibente): un semplice paramento a tenuta aria/acqua.
Le esigenze progettuali e architettoniche chiedevano invece un tamponamento a “giunti chiusi” che assolvesse già ad una sua inerzia termo/acustica, ma potesse coprire modularità differenti (pannello più grande da H 3,60xL 2,50 mt.) unita alla necessità di una resa cromatica più naturale “materica”.
Tutte queste caratteristiche hanno premiato la soluzione di pannelli prefabbricati in GRC (Glass Reinforced Concrete) con sviluppo tridimensionale per formazione di imbotti e soglie orizzontali in unico elemento e creando un “cappotto” con vocazione “monolitica”.
La facciata dell’edificio così composta da un involucro realizzato in lastre di cemento fibrorinforzato tipo GRC grigio medio e da pannelli di lamiera in zinco-titanio forata e piegata prepatinata tipo V.M.Zink, spessore 2.00 mm. assecondando l’esposizione della stessa e la relazione con i tamponamenti ed i volumi dell’edificio, è dotato di un “pattern” di fori filtranti di opportune dimensioni.
Le caratteristiche prestazionali della facciata nel suo complesso sono: trasmittanza termica U= ca. 0.221W/mq*K.

Le caratteristiche costruttive del fabbricato, le pareti esterne “a cappotto”, i particolari serramenti prescelti di mm 38 di spessore con camera d’aria, i particolari rivestimenti esterni con funzione di “brise soleil”, i pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria ed, infine, le scelte impiantistiche previste, rispondono agli standard di certificazione dell’edificio in CLASSE A.

La scelta del materiale GRC
Il GRC è un materiale composito a matrice cementizia rinforzato con fibre di vetro Alcalo Resistenti; questa particolare mescola permette di creare pannelli (con uno Skin di circa 15 mm.) di qualsiasi forma prodotti su appositi stampi aperti con caratteristiche di resistenza, leggerezza e durabilità che non hanno pari nel mercato degli involucri edilizi.

Dal punto di vista della conformazione geometrica i pannelli di tamponamento possono essere quindi classificati nelle due tipologie fondamentali dei pannelli a lastra bidimensionale, sia verticali che orizzontali, e dei pannelli a geometria libera. I primi corrispondono ai classici pannelli prefabbricati standard di comune utilizzo, elementi, quindi, la cui caratterizzazione architettonico – formale è demandata essenzialmente al materiale e al tipo di finitura superficiale adottato; gli elementi a geometria libera, invece, possono avere le più disparate conformazioni e proprio per questo vengono utilizzati per connotare architettonicamente l’edificio e le sue singole parti, a fronte di una complessità produttiva notevolmente superiore, sempre prodotti su stampi appositi “a misura”. La finitura superficiale del pannello rappresenta un altro parametro di classificazione dei pannelli, e senza dubbio il più importante sotto il profilo estetico in quanto, insieme al materiale utilizzato, è quello che definisce l’aspetto formale dell’elemento. I pannelli di tamponamento sono attualmente proposti in una ampia varietà di possibili texture e colori verso l’esterno, riconducibili in linea di massima ai colori della terra (tenui e con base la gamma del grigio-rosso-giallo) e finiture liscie a fondo stampo o mosse con matrici in gomma tipo “Rekli” o granigliato lavato



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