Centro Direzionale De Cecco

Il Centro Direzionale De Cecco è il risultato dell’unione di due elementi semplici, la cui relazione spaziale reciproca costituisce l’organismo generale: l’edificio basso con i “piani bucati” e “l’edificio anulare” sovrastante.
La superficie degli uffici è pari a 11.000 metri quadrati con un’altezza complessiva di circa 40 metri.
L’edificio con “piani bucati” costituisce l’appoggio per l’elemento emergente protagonista dell’edificio anulare. La semplicita’ strutturale dei “piani bucati” contrasta con la complessita’ tridimensionale della struttura superiore.
Il vuoto del sesto piano, a più venti metri d’altezza, è occupato da una grande vasca d’acqua con percorsi panoramici in legno, che con i suoi riflessi accentua la differenza volumetrica tra i due corpi.
I “piani bucati” consentono alla luce naturale di penetrare anche nei punti piu’ interni dell’edificio.
Si crea in questo modo un sistema verticale e diagonale di spazi su diverse altezze, che garantisce una serie infinita di scorci interni, sempre raggiunti da fasci di luce. Ne risultano degli spazi di lavoro sempre diversi.
La struttura modulare, con cui l’edificio e’ stato concepito, consente un’organizzazione flessibile degli spazi interni, in modo da consentire possibili cambiamenti della distribuzione.
A questo scopo c’è una netta separazione tra elementi strutturali e partizioni interne leggere degli uffici.
Gli ascensori, le scale e i servizi sono nel nucleo centrale in modo da permettere configurazioni diverse ai vari piani e dare vita a prospettive e volumetrie variabili all’interno di una maglia modulare estremamente rigorosa. L’anello superiore segue la geometria complessa del volume sospeso; una facciata a doppia pelle con specchiature triangolari che vanno di pari passo con la struttura, adattandosi allo sviluppo spaziale della superficie.
Nelle terrazze, una serie di percorsi esterni garantiscono spazi esterni utilizzabili dagli abitanti.
La costruzione si pone come un’emergenza all’interno di un contesto urbano di citta’ diffusa, mentre l’edificio dirigenziale anulare rappresenta un forte segnale urbano.

Contesto urbano
La costruzione si pone come un’emergenza all’interno di un contesto urbano di città diffusa. Una relazione proporzionale avviene con l’uso di un “doppio edificio”. Il primo stabilisce un rapporto con il contesto e le sue dimensioni per mezzo di una costruzione organizzata con volumi vetrati ai diversi livelli e contemporaneamente con piani bucati che vanno ad alleggerire l’immagine generale dei solai. L’edificio dirigenziale anulare svolge invece la sua funzione di forte segnale urbano e comunica la presenza di un’emergenza.
Le prospettive dalla strada offrono visuali continuamente variabili e di maniche.

Struttura
La struttura modulare, con cui l’edificio è stato concepito, consente un’organizzazione flessibile degli spazi interni in vista dei futuri cambiamenti della distribuzione. A questo scopo c’è una netta separazione tra elementi strutturali e partizioni interne leggere degli uffici. Allo stesso tempo i bagni, gli ascensori, le scale ed i cavedi si concentrano nel nucleo centrale così da dare possibilità di configurazioni diverse ai vari piani. Il tutto ci fa raggiungere prospettive e volumetrie altamente variabili all’interno di una maglia modulare estremamente rigorosa.

Facciata
La studio delle facciate si è sviluppato nel rispetto dei più alti standard di controllo termico e abbattimento acustico. La facciata del corpo inferiore è ad elementi a tutt’altezza in vetrocamera basso emissivo, il taglio della facciata a modulo con le divisioni interne garantisce ampia flessibilità di trasformazione delle divisioni interne.
L’anello superiore presenta una soluzione che segue la geometria complessa del volume sospeso; una facciata attiva a doppia pelle con svecchiature triangolari che vanno di pari passo con la struttura adattandosi allo sviluppo spaziale della superficie.

Distribuzione degli spazi
I due sottosistemi costituiti dai ‘piani bucati’ e dall’edificio anulare’ avranno una distribuzione comune verticale, ma contemporaneamente flussi orizzontali completamente diversi. I ‘piani bucati’ hanno una circolazione primaria interna parallela al nodo, mentre “l’edificio anulare” ha come percorso di distribuzione principale un anello dal quale si diramano radialmente i diversi ambienti.

Coordinamento generale e sicurezza, Impianti e space Planning: Progetto CMR, Milano
Strutture: Studio Ing. Toniolo, Sirmione (BS)
Prevenzione incendi: Arch. Di Fazio, Pescara
Protezione al fuoco delle strutture: Ing. Pustorino, Livorno



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