Case Sociali

Non lontano dalla Senna, all’angolo del Quai de la Rapee e rue Villiot, sono sorti nel giugno scorso 62 alloggi sociali.
Paris Habitat possedeva un insieme di alloggi degli anni 1950 inadatto agli standard attuali di vivibilità: è iniziata così nel 1998 con Jean-Pierre Buffi, architetto
coordinatore, un’ operazione di demolizione e ricostruzione che ha coinvolto il Comune di Parigi e gli inquilini stessi.
L’intervento dello Studio Hamonic + Masson ha puntato sulla riqualificazione dell’area attraverso l’esaltazione di un’architettura contemporanea.
Il progetto si articola intorno a due torri residenziali, rispettivamente di 11 e 8 piani, che strettamente indipendenti, si distinguono non solo per la loro altezza, ma anche per il loro movimento unito ai materiali utilizzati, accentuando l’idea di una morfologia geometrica delle facciate in mutazione. Le torri sono però strettamente collegate fra loro dal movimento del terreno e dalle sovrapposizioni del suolo che si deforma, si trasforma, orienta ed accompagna abitanti e visitatori.
Il progetto abbraccia nuovi concetti di convivenza basata principalmente su ampi spazi esterni, sia privati grazie ai balconi che corrono intorno ai quattro lati di ciascuna torre accessibili da ogni stanza dell’appartamento (dando così l’impressione agli inquilini di abitare in stretto contatto con l’esterno), sia comuni, giardini pieni di alberi e piante, riproponendo così i vantaggi delle case unifamiliari, scomparse ora per sempre da Parigi.
Non propone solo un’abitazione, ma dona un senso alla nozione di spazio collettivo.
Per contrastare la forte densità dei palazzi vicini, il progetto si fa dinamico e luminoso.
Il lavoro complesso sulla natura e lo stato degli spazi esterni agli alloggi è completato dalla ricerca minuziosa dei materiali che devono rivestire le torri.
Il punto focale del progetto è di insistere sul colore e sugli effetti incrociati dei diversi materiali al fine di arricchire la facciata.
Il lavoro sfrutta ed esalta gli effetti indotti dalle lastre Alubel 21 in acciaio inox “specchiante” che ripropongono un “fuori che è il prolungamento del dentro”: la conseguenza è che si è costantemente rinviati alla propria immagine interna, riflessi dal palazzo di fronte.
Un attenzione particolare è stata posta ai materiali delle parti comuni e degli alloggi, scegliendo:
– durabilità dei materiali (la struttura in cemento e il rivestimento in acciaio inox)
– qualità architettonica, in grado di integrarsi armoniosamente all’ambiente.

Per l’edizione 2011 dell’Assoiciazione Architecture e Maitres d’Ouvrages, il premio speciale Saint-Gobain torna al duo Hamonic + Masson e Paris Habitat per la costruzione di 62 case Sociali in via Villiot nel 12° arrondissement di Parigi, per le quali sono state scelte le lastre Alubel 21 in acciaio inox lucido e in alluminio preverniciato, come rivestimento di facciata.



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