Bubble building

Il progetto è una ristrutturazione di un edificio comune, vecchio e poco attraente nel centro della città di Shanghai. Situato in una zona in cui si sta compiendo un grande cambiamento e dove gli edifici circostanti si stanno sviluppando, diventando più moderni e accattivanti, la strategia dei progettisti è stata quella di riuscire ad attirare clienti per affittare gli spazi ad uso ufficio ai piani superiori e commerciali ai piani inferiori.
L’idea di partenza è stata quella di creare un edificio icona, una sorta di punto di riferimento molto facile da riconoscere; una sorta di scultura con un carattere forte in grado di staccarsi dal paesaggio urbano noioso.

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Il design è molto semplice, ma contiene qualità ambientali complesse cioè l’uso di gonfiabili di fronte ad ogni stanza; una poca differenza di pressione tra l’interno e l’esterno è sufficiente per tenere il telo gonfiato.
La ventilazione dell’edificio, l’aria condizionata e il filtraggio sono centralizzate e sarà facile tenere la pressione interna necessaria anche quando si utilizzano porte e aperture tradizionali.

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La prima funzione della superficie bianca e traslucida curva è di amplificare la luce solare (grazie alla forma arrotondata) e concentrarla verso l’interno dove la profondità dell’edificio è molto ampia e gli spazi di lavoro sono molto distanti dalle finestre.
Lo spazio d’aria tra il vetro della finestra e il gonfiabile agirà anche da isolante efficace per mantenere una temperatura interna ottimale  e verrà ossigenato attraverso una barriera verde posta tra il vetro e il tessuto. Questa micro serra sarà consentirà di scambiare la pressione dell’aria con l’ufficio interno, fornendo il miglior clima in estate e in inverno.

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La qualità della luce sarà sempre ottimale grazie ad un sensore, che fornirà la giusta miscela tra la luce artificiale e naturale.
Le bolle di facciata non costituiranno una facciata statica, ma oscilleranno con il vento e interagiranno con gli abitanti. Quando le persone non sono nella stanza il sensore passerà la ventilazione verso il minimo e la facciata diventerà quasi sgonfia.
La sua forma arrotondata sarà enfatizzata quindi di giorno, mentre la notte, il materiale di facciata sarà illuminato in modo uniforme per diventare una sorta di lampada, creando essa stessa una icona urbana.

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La parola al progettista

Quando mi sono trasferito da Roma a Shanghai ho notato molte differenze ambientali. La principale era il fatto che quando ho guardato fuori dalla finestra non ho avuto la stessa buona sensazione che mi dava Roma. E ‘stata probabilmente una combinazione di edifici grigi, il cielo perennemente plumbeo e il fatto che non si potesse aprire la finestra a causa dell’inquinamento dell’aria esterna. Ho cominciato a sentirmi più felice di notte, perché non si poteva vedere all’esterno.
Essendo un meteoropatico mi considero molto sensibile ai problemi di luce, e l’unica volta che ho provato una piacevole sensazione a Shanghai è stato quando mi sono trovato sotto un lucernario con un particolare vetro smerigliato. Forse la ragione di questo veniva dal fatto che si immagina che la luce naturale che attraversa il lucernario provenga da un bel cielo sereno. Questo era esattamente l’effetto che volevo produrre in questo progetto, in cui ogni ufficio potesse sperimentare le stesse sensazioni positive che ho ricevuto io nel trovarmi sotto la luce di un magico lucernario smerigliato.

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