Rifiuti S.p.A. fra ecomafia e mafia delle autorizzazioni

Rifiuti e smaltimento illecito; spesso si tende a liquidare il problema con una sola parola: ecomafia. Perché non parlare anche di “mafia delle autorizzazioni”? Chi inquina di più, gli ecomafiosi o coloro che gestiscono il rilascio delle autorizzazioni in maniera arbitraria, quando non addirittura mafiosa? Chi, nella filiera della gestione dei rifiuti, svolge un ruolo predominante?
La “mafia tradizionale” è sì pericolosa, perché inquina l’Ambiente e perché, per difendere i propri interessi economici, arriva anche all’annientamento fisico dell’avversario, ma la “mafia delle autorizzazioni” lo è ancora di più, perché più tracotante, più perfida, più subdola, più infida. Questa, infatti, oltre che l’Ambiente, inquina la società, compromette il nostro futuro, frustra le nostre speranze, annienta il nostro vivere civile.
Nel testo vengono evidenziati gli effetti di malefatte, piccole o grandi che siano, derivanti dalla cattiva gestione pubblica dei rifiuti; con lo scopo di stimolare a guardare oltre, secondo una ulteriore chiave di lettura. Un’analisi con la quale l’autore, forte della sua ventennale esperienza professionale nel settore specifico, intende denunciare il ruolo nefasto della parte corrotta
della pubblica amministrazione; questa è infatti più pericolosa della “mafia tradizionale” e, sembrerebbe, “inarrestabile”: con i suoi atti legittima ciò che legittimo non è.