Il dissesto idrogeologico

Il dissesto idrogeologico

Scopo dell’autore è di chiarire i vari aspetti di una materia che si caratterizza in senso multidisciplinare, di fornire uno strumento per comprendere le molteplici manifestazioni e cause del dissesto idrogeologico, di fornire una guida agile relativa agli interventi strutturali e non strutturali e ridurne la pericolosità e il rischio.
La prima parte tratta dei fattori generali e diffusi del dissesto, dello stato della ricerca e degli strumenti conoscitivi atti a impostare un’idonea strategia per la difesa dalle catastrofi idrogeologiche. Vengono qui classificati i terreni, vengono analizzati dettagliatamente i fattori del dissesto idrogeologico, naturali (clima, eventi meteoclimatici), antropici (trasformazioni del territorio, infrastrutture, modifiche del regime idraulico come laghetti collinari, serbatoi, etc, stabilizzazione dei pendii, incendi). Vengono poi enumerati tutti i metodi di analisi conoscitiva dei fenomeni.
La seconda parte affronta le varie categorie del dissesto idrogeologico, una per una, in termini di processi e fattori, metodi di valutazione della pericolosità e del rischio, criteri, metodi e tecniche per contrastare i fenomeni. Si analizzano erosione, frane, alluvioni, erosione delle coste, subsidenza, valanghe.
La terza parte esamina il quadro normativo sulla difesa del suolo, i dati quantitativi del dissesto idrogeologico e la serie storica dei principali dissesti succedutisi dall’anno mille fino ad oggi, dati che risultano preziosi per avere un quadro ampio della storia.
Il volume è rivolto ai professionisti del settore che desiderano aggiornarsi, agli operatori della pubblica amministrazione e agli studenti universitari delle discipline inerenti geologia, ingegneria, scienze agronomiche e forestali, architettura, urbanistica; fornisce altresì uno strumento di studio per tutti coloro che sono interessati alle problematiche della difesa del suolo e della protezione dell’ambiente e del paesaggio.

Scarica alcune pagine del volume “Il dissesto idrogeologico”