Dalla caverna alla casa ecologica. Storia del comfort e dell’energia.

Un brillante excursus sulla vita quotidiana dei nostri antenati e sui livelli di comfort che le tecnologie del tempo hanno via via consentito, fino all’ipotesi di una casa davvero “sostenibile” e disponibile per tutti.
Il racconto della lunga strada verso il comfort domestico a partire dalla caverna dei nostri progenitori, passando dalla casa dell’antica Roma e dalle dimore medievali e rinascimentali fino alla vita quotidiana superaccessoriata del benessere contemporaneo (ma solo occidentale).
Un cammino scandito da invenzioni geniali e da tecnologie sempre più raffinate, dall’introduzione del vetro alle finestre e del riscaldamento fino all’arrivo dell’acqua in casa e alla svolta dell’elettricità. E da lì la rincorsa verso un modo di vivere infinitamente più confortevole, circondato da apparecchiature sempre più raffinate di cui sembra non si possa più fare a meno.
Le nostre case sono oggi macchine energivore, sostenute da tecnologie che hanno radicalmente trasformato il comfort e la qualità della vita. Una rivoluzione basata sull’assunto che l’energia (fossile) sia a disposizione in modo illimitato e che la combustione non provochi alcun danno al clima e alla qualità dell’aria.
Il comfort ci pone invece di fronte al dilemma dei suoi costi economici, sociali e ambientali. Come è possibile allora pensare a una casa che, pur disponendo di tutto ciò a cui difficilmente oggi potremmo rinunciare, sia davvero sostenibile in termini energetici e di progettazione? Come ripensare l’energia per la città? E come dimenticare che a gran parte della popolazione mondiale ogni comfort è ancora negato?
Occorre non solo ripensare le scelte progettuali delle nostre case, ma anche aprire le porte alle energie rinnovabili e intervenire sui sistemi di conversione e distribuzione dell’energia.
In realtà è già possibile oggi costruire “case sostenibili” in un contesto più comodo, più bello, più complesso e sofisticato dell’attuale. Un mondo che si può lasciare con orgoglio a chi ci seguirà è un mondo fattibile, non un’utopia: le tecnologie che occorrono per cominciare ci sono già e altre sono all’orizzonte. Migliori, più efficienti, più a buon mercato.