Un bilancio a circa sei mesi dal sisma

La direttrice Regionale per i Beni e le Attività Culturali, Anna Maria Reggiani, sentita telefonicamente, fa il punto della situazione. "Si sta cambiando strategia", afferma la dirigente.
"Sia noi come Ministero, che il Commissario Marchetti, abbiamo ritenuto di non procedere esclusivamente con l'attività di puntellamento, ma di iniziare direttamente gli interventi di recupero affidandoli a ditte esterne. Per questo siamo in attesa dei finanziamenti sia da parte del Ministero che dalla Protezione Civile".
Quanto alle sedi delle Soprintendenze e della Direzione Regionale, sono in corso i lavori per la messa in sicurezza.
"Le due Soprintendenze saranno situate ai bordi del centro storico de L'Aquila e si spera che per i primi del 2010 avvenga il recupero della parte moderna del convento che ospiterà gli uffici. È stata individuata, sempre dal Ministero, un'area, la struttura del mattatoio, vicino alla fontana delle 99 cannelle restaurata dal Fai, come sede temporanea per il Museo Nazionale d'Abruzzo".
Nel frattempo sarà restaurata, con i fondi raccolti dell'Italian American Museum, la Madonna di Pietranico, del XVI secolo, riferibile all'ambito di Saturnino Gatti, danneggiata pesantemente dal sisma del 6 aprile scorso. Il presidente dell'Italian American Museum di New York, Joseph V. Scelsa, ha consegnato al ministro Sandro Bondi, un assegno di 110 mila dollari per il restauro dell'opera in terracotta che era ospitata nel Museo Nazionale d'Abruzzo.
"Il problema principale", ha continuato la Reggiani, "è stato quello di reperire le nuove sedi. Sia la scelta della Direzione Regionale che dell'Archivio di Stato, è stata quella di delocalizzare le sedi. Noi al momento stiamo operando nell'area industriale.
Si è trattato di una scelta obbligata. Avremmo preferito essere più vicini al centro cittadino ma, per il momento, questo non è possibile e abbiamo optato per la soluzione di ricollocare nel centro de L'Aquila le Soprintendenze che hanno diretti compiti di tutela".
Quanto al recupero del centro storico, la Reggiani dichiara che "il problema legato alla delocalizzazione delle attività è molto sentito. Il Ministero vorrebbe recuperare il più possibile il centro storico, ma questo non può essere fatto da soli.
È necessaria la collaborazione del Comune poiché è prioritario procedere alla messa in sicurezza delle strade, per poi procedere con gli edifici più agibili. Si tratta di un'operazione molto complessa e il restauro deve andare di pari passo con il recupero del connettivo sociale ed economico della Regione".
Per quanto riguarda la parte progettuale, a breve partirà il progetto "100 chiese", grazie al quale, con un finanziamento della Regione e con la direzione lavori della struttura commissariale, saranno messi in sicurezza cento edifici religiosi per la messa di Natale.
"È un'iniziativa molto importante. Stiamo affrontando gli adempimenti tecnici necessari per rendere fruibili gli edifici per la messa di Natale". Si tratta di chiese scelte dai vescovi delle curie coinvolte, tra le meno danneggiate. "Sono tutte chiese con danni per un massimo di 100 mila euro. Sono edifici tutelati ma non di grande rilievo. Gli edifici simbolo, infatti, hanno tutti subito danni per almeno un milione di euro". I primi di novembre sarà firmata la convenzione tra il MiBAC e la Cei.
Nel frattempo procedono le "adozioni" internazionali dei monumenti simbolo. Anche alcuni Enti italiani hanno aderito alle iniziative di recupero. Le banche di credito cooperativo hanno raccolto circa 5 milioni di euro, messi a disposizione per il restauro di Palazzo Margherita, sede del Comune e uno dei 45 monumenti inseriti nella "lista di nozze" di Berlusconi. La Chiesa di San Marco, davanti al Palazzo del Governo, sarà invece restaurata dalla Regione Veneto.

fonte dati: www.quotidianoarte.it

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