Strade e cortili: compositi e reti, drenaggio e rinforzo

IL DRENAGGIO NELLE COPERTURE A MASSELLI AUTOBLOCCANTI
Nella realizzazione di coperture a masselli autobloccanti, cedimenti ed avvallamenti sono spesso causati dal dilavamento della sabbia di allettamento e di sigillatura, nonché dalla presenza d’acqua negli strati di fondazione o di allettamento. Gli stessi problemi possono essere dovuti anche ad una inadeguata compattazione del sottofondo, ed alla mancanza di cordoli o bordi per il contenimento della pavimentazione.

1. Masselli autobloccanti
Superficie di calpestio rifinita con protezione pesante in elementi autobloccanti prefabbricati in cls, allettati su materassino di sabbia vagliata o pietrischetto di granulometria 0-6 mm. Il geotessile accoppiato al composito Tenax DP1 evita che la sabbia o il pietrischetto penetrino nei canali drenanti del prodotto fino ad intasare le bocchette di scarico: a questo scopo conviene che il pozzetto di raccolta venga sigillato totalmente al di sopra del composito drenante, in modo che l’acqua che penetra attraverso gli autobloccanti filtri agevolmente verso gli scarichi attraverso il composito stesso. (Fig. 1-2)

2. Composito drenante e protettivo
Tenax DP1 garantisce l’azione drenante necessaria per la stabilità del rivestimento, evitando la comparsa di problemi legati alla presenza o all’azione dell’acqua. Tenax DP1 svolge inoltre un’azione protettiva della guaina; il geotessile accoppiato contribuisce alla protezione meccanica ed assorbe le sollecitazioni indotte dai movimenti differenziali tra la superficie esterna e l’impermeabilizzazione, come gli sforzi tangenziali esercitati dagli automezzi in accelerazione e decelerazione. (Fig. 1-2)

3. Membrana impermeabile
Al di sotto di una superficie carrabile i fattori di danneggiamento più comuni per il manto impermeabilizzante sono rappresentati dall’aggressione chimica dei sali antigelo e da quella di olii e benzina, dovuta alle perdite accidentali dei veicoli, oltre che naturalmente dalle sollecitazioni meccaniche imposte: la membrana in HDPE del composito Tenax DP1 evita che sostanze aggressive vengano a contatto con la guaina, e ripartisce in modo omogeneo sulla sua superficie i carichi statici e dinamici agenti. (Fig. 1-2)

Tenax DP1
Composito costituito da due strutture distinte e solidali accoppiate per termosaldatura:
a) una membrana protettiva e drenante estrusa in polietilene ad alta densità (HDPE), ad elevata resistenza a compressione ed impenetrabile alle radici, caratterizzata da una faccia piana destinata al contatto con l’impermeabilizzazione e da una faccia cuspidata;
b) un geotessile non tessuto filtrante in polipropilene (PP), accoppiato alla membrana in corrispondenza della sommità delle cuspidi. (Fig. 2)

Vantaggi
– Tenax DP1 ha ottime prestazioni in rapporto al suo peso ed al suo volume: utilizzato al di sotto di superfici carrabili conserva pressoché inalterata la sua capacità drenante e protettiva dopo la compressione.
– Nel caso in cui la copertura piana carrabile o pedonabile non sia inserita nel corpo dell’edificio (vedi “Protezione e drenaggio per tetti parcheggio e terrazze pedonabili” in Terrazze e Balconi), e quindi non sia previsto uno strato di isolamento, è idoneo l’uso di Tenax DP1 direttamente al di sopra dello strato di impermeabilizzazione.
La fase di fissaggio del composito non è necessaria: la chiusura dei bordi laterali si realizza piegando gli sbordi di tessuto dietro la membrana drenante. Sono previsti infatti sbordi di tessuto e di membrana per assicurare la continuità dell’azione drenante e di protezione.

Applicazione
L’elemento portante costituisce il piano di posa degli elementi sovrastanti i quali, salvo casi particolari, sono a spessore costante. Spetta quindi all’elemento portante garantire la pendenza necessaria per il deflusso dell’acqua piovana, grazie ad un massetto cementizio normale o alleggerito steso in spessore variabile, che delimiti superfici non superiori a 500 m² a una o più pendenze, asservita ciascuna ad un pluviale di scarico di sezione proporzionata all’area interessata. In corrispondenza di ciascuna di queste zone le strisce di composito Tenax DP1 vanno disposte lungo la linea di massima pendenza. (Fig. 3)

IL RINFORZO DI STRADE, CORTILI E PARCHEGGI STERRATI
In corrispondenza di vie di accesso a cantieri ed aree di stoccaggio, cortili e parcheggi sterrati, recinti ed aree fangose in aziende agricole, nonché di tutte quelle aree non pavimentate soggette al traffico di autoveicoli e mezzi pesanti, si possono rendere necessari interventi di rinforzo, per prevenire cedimenti del sottofondo e formazione di solchi o pozze di fango, soprattutto durante la stagione invernale. La base di strade ed aree sterrate si deforma infatti anche in presenza di carichi non elevati.

1. Strato di copertura
Spaccato granulare misto di cava posato in spessore di 30 cm e rullato.
Il materiale non deve avere grani tondeggianti a granulometria uniforme, perché in tal caso non potrebbe essere adeguatamente compattato ed incastrato nelle maglie della rete di rinforzo, e quindi non si ottimizzerebbe la stabilità della superficie di transito. (Fig. 4)

2. Rete di rinforzo
Se la granulometria del materiale di copertura è molto diversa da quella dello strato di sottofondo, per esempio quando il materiale di supporto è molto fine, è possibile che il primo strato si vada a perdere nel secondo a seguito dei cicli di pressione e decompressione cui è sottoposto.
In tal caso è consigliabile prevedere al di sotto di Tenax RF2 la posa del geotessile Tenax TS2. (Fig. 4-5-6)

3. Geotessile separatore
L’elevata deformabilità del geotessile Tenax TS2 nell’area tra le maglie della rete di rinforzo Tenax RF2, consente l’incastro del materiale di copertura, indispensabile per un rinforzo efficace.
Il geotessile inoltre garantisce una azione filtrante, utile per terreni con scarsa permeabilità. (Fig. 4-5-6)

4. Sottofondo di posa
Il rinforzo realizzato sul sottofondo compattato garantisce la ripartizione dei carichi applicati e riduce le possibilità di deformazione cui è soggetto. Eventuali solchi devono essere preventivamente riempiti con terra o materiale inerte, per ottenere una superficie piana su cui posare la rete di rinforzo. (Fig. 4)

Tenax RF2
Rete in polipropilene (PP) a maglia quadrangolare prodotta per estrusione e sottoposta ad un processo di stiro a temperatura controllata in direzione longitudinale e trasversale. (Fig. 5)

Vantaggi
– A contatto con materiali granulari Tenax RF2 esercita una azione cerchiante: la ghiaia si incastra tra le maglie della rete formando uno strato, tra il sottofondo ed il materiale di copertura, in grado di resistere ai carichi e di ridistriburli in modo omogeneo.
L’intervento di rinforzo può essere realizzato in modo estremamente veloce, grazie alla semplicità di posa di Tenax RF2 ed alla disponibilità di rotoli da 1,5 x 50 m.
– La rete, una volta stesa in orizzontale, non necessita di fissaggio; è opportuno prevedere sovrapposizioni di 10-15 cm (corrispondenti a 3 maglie circa) tra rotoli adiacenti di rete.

Altre applicazioni
Per soluzioni di rinforzo temporanee che permettano di ripristinare in modo estremamente veloce la transitabilità di vie molto dissestate, è possibile posare Tenax GP (Grass Protection) sul sottofondo, anche senza provvedere ad una successiva copertura della rete con materiale inerte. (Fig. 7-8)

Nel caso in cui il materiale di copertura ed il terreno di sottofondo abbiano granulometria omogenea, per esempio nel caso di materiale di supporto mediamente fine, non si rende necessaria la posa dello strato separatore Tenax TS2: il rinforzo può essere adeguatamente realizzato posando in opera solamente la rete Tenax RF2. (Fig. 9-5-6)

* Presente da oltre quarant’anni sul mercato come produttore di reti ottenute dall’estrusione di polimeri termoplastici, Tenax è oggi un Gruppo che conta sedi produttive, studi tecnici ed unità commerciali e distributive nei 5 continenti.
Tenax si distingue a livello internazionale per la capacità di operare in scenari di mercato molto diversificati. La gamma dei prodotti è in grado di soddisfare le esigenze di diversi settori: Edilizia, Geotecnica, Giardinaggio e Fai-da-te, Agricoltura, Industria ed Imballaggio.
La scelta di progettare e realizzare gli impianti produttivi al proprio interno, assicura al Gruppo Tenax un know-how unico che consente di rispondere con flessibilità e prontezza alle esigenze di un mercato in continuo cambiamento.
Tenax presta particolare attenzione alle esigenze dei propri clienti, mettendo a disposizione uno staff competente in grado di fornire assistenza commerciale, ma anche consulenza tecnica per la scelta delle migliori soluzioni e per la corretta posa in opera dei propri prodotti.

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