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Sopraelevazioni senza consumo di suolo, secondo le linee guida europee per il 2050

Lo stato attuale degli edifici esistenti evidenzia la necessità di una profonda riqualificazione architettonica, sismica ed energetica delle nostre città.
Il 60% degli edifici italiani ha più di 40 anni e la prevalenza di questi appartiene alla classe energetica G (con un consumo energetico di oltre 270 kWh/m2anno).

bebelallee

A questa situazione, unitamente all’ancora scarsa attenzione per l’isolamento acustico e la qualità dell’aria interna, si aggiunge il rischio sismico; secondo una ricerca nazionale solo il 14% degli edifici presenti nelle zone sismiche più pericolose è stato costruito con criteri antisismici.

La necessità di riqualificare le nostre città risponde alle finalità contenute nella linee guida europee per il 2050, che hanno fissato anche l’obiettivo di un uso sostenibile del suolo. Questo obiettivo potrebbe essere raggiunto grazie all’attuazione di un piano di riqualificazione degli edifici esistenti unitamente alla realizzazione di sopraelevazioni. Infatti, senza consumare suolo libero, è possibile aumentare il volume abitativo grazie alle sopraelevazioni e il materiale che meglio si presta a tali interventi è il legno. Il legno ha molteplici vantaggi, come la naturalezza, rinnovabilità, resistenza e durata.

In questo contesto si inserisce ARCA, il marchio di qualità e sostenibilità per le costruzioni in legno. ARCA ha redatto dei Regolamenti Tecnici per la certificazione delle Nuove Costruzioni e delle Sopraelevazioni e Ampliamenti in legno. Efficienza energetica, efficienza acustica, antisismicità, durabilità, sicurezza antincendio, salubrità e sostenibilità sono i punti chiave del sistema ARCA. I 20 requisiti dei Regolamenti Tecnici ARCA sono un supporto a progettisti e costruttori per la realizzazione di edifici performanti e sostenibili per migliorare l’habitat delle nostre città e gli spazi che viviamo quotidianamente.

Le qualità del legno come materiale da costruzione non sono legate solo alla leggerezza. La durabilità è una caratteristica che primo fra tutti lo contraddistingue e come dimostrazione di ciò è sufficiente considerare le chiese costruite in Norvegia tra il 1000 e il 1300: esse sono ancora utilizzabili.

In questa situazione è importante, inoltre, porre l’accento sulla naturalità e rinnovabilità del legno, prodotto con l’utilizzo di sola acqua, energia solare ed anidride carbonica. È vero che molte situazioni, come il disboscamento dell’Amazzonia potrebbe indurre a non sceglierlo ma ARCA si pone l’obiettivo di fare in modo che il legname provenga da foreste certificate secondo standard di sostenibilità quali FSC e PEFC.
La sostenibilità ambientale è, quindi, garantita, sapendo che, ad esempio, solo il 30% della crescita annuale di legname in Trentino, certificato PEFC, è utilizzato per il taglio e che l’edificio del progetto SOFIE, 7 piani in X-LAM testato nel 2007 sulla piattaforma di Miki in Giappone resistendo a scosse sismiche di intensità pari a 7,2 gradi della scala Richter, ha comportato l’abbattimento di 560 m3 di alberi nella Val di Fiemme che in sole 5 ore sono ricresciuti nei boschi trentini.
La sostenibilità della costruzione di un edificio in legno è supportata anche dal fatto che il legno, oltre che rinnovabile e naturale, è un materiale che ingloba CO2. Ciò comporta che per ogni m3 di calcestruzzo sostituito da 1 m3 di legno corrisponde più di 1 tonnellata in meno di CO2 immessa in atmosfera. Forte di questi vantaggi e a seguito delle ottime prestazioni ottenute dal progetto SOFIE, nasce ARCA, marchio di qualità e sostenibilità.
Scegliere un edificio in legno, anziché in edilizia convenzionale, permette di ridurre i tempi di costruzione con conseguente dimezzamento dei relativi costi associati (cantiere, assicurazioni, oneri finanziari), oltre che una realizzazione di strutture e posa di impianti più’ vantaggiosa.
Dal punto di vista economico possiamo aggiungere anche tutti i vantaggi di un edificio ad alte prestazioni energetiche: nella vita di una costruzione solo il 20% dei costi totali rappresenta il dispendio della realizzazione mentre il 75% è rappresentato dai costi di gestione, valore che può essere ridotto nel caso di edificio ad alta efficienza.
Un ulteriore aspetto, non trascurabile, è dato dal risparmio di metratura: essendo il legno un materiale isolante è possibile recuperare 8 m2 di superficie netta calpestabile ogni 100 m2 di superficie lorda rispetto ad un edificio convenzionale a parità di efficienza energetica. Se a tutto ciò sommiamo i dettami delle Linee Guida Europee per il 2050, che prevedono il traguardo di un incremento di nuova occupazione di terreno pari a zero, è evidente come in futuro il legno avrà un mercato sempre più ampio.

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Tratto da Build the future. Progetto e costruzione dell’architettura sostenibile

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