Sisma e sicurezza delle costruzioni

“La sismologia non sa dire quando, ma sa dire dove avverranno terremoti rovinosi, e sa pure graduare la sismicità delle diverse province italiane.
Quindi saprebbe indicare al governo dove sarebbero necessari regolamenti edilizi più e dove meno rigorosi, senza aspettare che prima il terremoto distrugga quei paesi che si vogliono salvare” (Giuseppe Mercalli, 1908).
E’ la Sismologia la scienza che studia i movimenti rapidi ed improvvisi dellaTerra, detti terremoti.
Un terremoto si manifesta come moto vibratorio delterreno che ha origine in un punto più o meno profondo della Terra (ipocentro,punto del sottosuolo che, proiettato in superficie, corrisponde all’epicentro) da cui si sprigionano onde sismiche, e per questo può essere definito anche scossa sismica.
Lo scuotimento della crosta terreste è provocato dai movimenti delle zolle o placche, in cui è suddiviso l’involucro solido esterno della Terra: quando lo sforzo a cui sono sottoposte le rocce supera il limite di resistenza, queste si rompono lungo superfici chiamate faglie.
L’energia accumulata, prima della rottura, si libera sotto forma di onde sismiche che si propagano, quindi, in tutte le direzioni.
Le principali onde sismiche o elastiche sono schematicamente contrassegnate con le lettere P (primae) e S (secundae).
Le onde P sono le più veloci e sono dette “longitudinali” perché fanno oscillare le particelle di roccia nella direzione di propagazione, determinando una successione continua di compressioni e dilatazioni; le onde S presentano, invece, un moto vibratorio del materiale roccioso che avviene trasversalmente rispetto alla direzione di propagazione e creano variazione di volume al loro passaggio.
Le onde P viaggiano a una velocità che è circa 1,7 volte superiore a quella delle onde S, precedendole come si evince dalle registrazioni sismografiche.
 
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