Pareti mobili divisorie: ristrutturazioni e flessibilità

Negli ambienti interni l’uomo deve poter essere nelle condizioni di svolgere le proprie attività e soddisfare le proprie esigenze. Per questo è facile che le caratteristiche di uno spazio debbano mutare nel tempo, ma esistono tipologie di pareti mobili divisorie che permettono flessibilità e semplicità di cambiamento. Molte le soluzioni di pannelli divisori mobili compatibili anche con l’esistente.Pareti divisorie interneIndice:

Viviamo ambienti delimitati da pareti interne, che definiscono lo spazio; forme e geometrie, flessibilità, luce, comfort acustico dipendono da queste strutture. Nel momento in cui si sta realizzando un nuovo edificio sarà compito del progettista trovare la soluzione più efficiente per rispondere alle esigenze dell’utente, potendo agire con una discreta libertà su degli spazi in quel momento ancora “su carta” e tendenzialmente senza vincoli particolari.

Ma oggi è sempre più frequente che il progetto riguardi una ristrutturazione di un edificio esistente in cui sono da rivedere gli ambienti interni, ma senza una totale libertà d’azione. Le soluzioni sono diverse e da valutare in base alle esigenze del committente.

Caratteristiche delle pareti divisorie mobili

Le pareti mobili sono elementi verticali che hanno lo scopo di definire e suddividere gli spazi interni. Da un punto di vista strutturale possono essere di diversa natura e, in base alle caratteristiche dell’edificio in cui si collocano, possono avere funzione portante oppure no.

Nel caso, ad esempio, di un edificio in muratura a setti portanti ci saranno inevitabilmente dei setti interni portanti, a differenza di quanto accade in un edificio dalla struttura puntiforme, in cui le pareti interne sono dei tramezzi di tamponamento che non hanno una funzione strutturale. In ogni caso le pareti interne sono in relazione alle strutture adiacenti, come pavimenti, soffitti e pareti perimetrali.

Possono essere costruite con diverse soluzioni tecniche (montanti in metallo e cartongesso, legno, calcestruzzo, laterizi ecc.) e tipi di finitura, essere sia opache che trasparenti. In base alla loro posizione, è opportuno che le pareti interne garantiscano determinate prestazioni, tra cui le principali sono l’isolamento termico e acustico.

Tramezzi in cartongesso
Pareti interne leggere non portanti, con struttura metallica e pannelli di rivestimento in fibrogesso, Knauf

Se una parete divisoria separa due ambienti con funzioni completamente diverse, è da progettare in modo che si raggiungano buoni livelli di isolamento acustico e anche termico, soprattutto se c’è la possibilità che uno dei due spazi non venga riscaldato.

Pareti mobili divisorie e flessibilità degli spazi

Un altro aspetto tipico delle pareti mobili riguarda il grado di flessibilità che permettono di ottenere. Le esigenze e le necessità degli utenti di un edificio cambiano nel tempo e la probabilità che siano necessari riadattamenti degli ambienti interni è molto elevata.

La flessibilità dello spazio, quindi, dipende fortemente dalla tecnica utilizzata per la realizzazione delle pareti: parliamo di pareti fisse – per quanto non portanti – quando sono state costruite con strutture pesanti e che richiedono interventi per lo più invasivi se si volesse rimuoverle o modificarle, mentre si definiscono mobili quando sono facilmente spostabili e riposizionabili, senza alcun danno alle strutture circostanti.

È una norma, precisamente la UNI 10700 del 1999, a definire le pareti interne mobili, che intendiamo come quell’insieme di sistemi di partizione interna che possano essere realizzati anche quando le altre strutture sono finite. Nel caso di una ristrutturazione, si potrà intervenire – in modo più o meno invasivo e semplice – sulle partizioni non portanti e sarà possibile modificarle e sostituirle con nuovi elementi divisori.

Anche in questo caso, per le nuove pareti si potrà progettare con uno sguardo al futuro e considerare che la reversibilità dell’intervento e degli spazi può rappresentare un valore aggiunto. Allo stesso tempo si dovrà valutare se è richiesta anche flessibilità istantanea, con cambi di utilizzo anche nell’arco di una giornata.

Le pareti divisorie mobili attrezzate

Le pareti mobili attrezzate integrano funzioni aggiuntive. Diffusissime quelle con alloggiati gli impianti, ad esempio nei bagni con gli impianti idrosanitari, leggere con struttura leggera, pannelli di rivestimento ed eventuale materiale isolante in intercapedine montati a secco.

È anche possibile integrare componenti di arredo, come avviene con letti a scomparsa, librerie, armadi, piani di lavoro ecc.

Counter Entropy House
Counter Entropy House è un progetto della RWTH Aachen University che ha partecipato al Solar Decathlon Europe del 2012, in cui i componenti d’arredo sono alloggiati in blocchi funzionali

La natura modulare degli elementi che compongono queste pareti mobili, garantisce elevata flessibilità, così che costituiscano una valida soluzione per aumentare il numero degli ambienti in casa, organizzandoli in modo efficiente. 

Si tratta di interventi facilmente realizzabili anche in appartamenti o uffici esistenti e la struttura può essere realizzata sia in legno che in metallo, fissata per il suo intero perimetro alle strutture esistenti. Il rivestimento viene effettuato con delle lastre, generalmente in gesso.

Pareti mobili trasparenti

Soprattutto negli uffici è probabile che si voglia optare per l’installazione di pareti mobili trasparenti, in modo da garantire un buon livello di illuminazione e di continuità visiva, dato che la privacy che spesso si ricerca nella propria abitazione, non è necessaria negli ambienti di lavoro.

Pareti mobili trasparentiCon queste soluzioni si realizzano delle scatole trasparenti all’interno di uno spazio più grande, grazie a dei profili in metallo che fungono da ancoraggio o guida alle lastre di vetro.

Il tutto chiaramente viene montato a secco. Anche in questo caso si ricorre ad un sistema di montanti e lastre modulari, così da poter rispondere a disparate esigenze e garantire una facile modifica quando necessario.

Le pareti manovrabili

Le pareti interne manovrabili, o pareti mobili, permettono un vero e proprio movimento degli elementi divisori, con il massimo della flessibilità istantanea. Dei normali divisori leggeri mobili permettono una buona reversibilità, ma non dei cambiamenti continui e immediati.

Pareti manovrabili
Esempio di parete manovrabile lungo un binario a soffitto, Oddicini Industrie

Le pareti mobili manovrabili garantiscano il massimo livello di personalizzazione e usabilità di uno spazio e ne esistono di diverse tipologie, semplici da montare e adatte quasi ad ogni ambiente. Una scelta adatta anche a spazi piccoli, ma in cui si cerca privacy e organizzazione, così come a spazi eccessivamente grandi e difficili da gestire.

I movimenti che compiono definiscono la tipologia di parete, che può essere scorrevole, a libro, a soffietto, pivotante, basculante. Il movimento è permesso da binari a soffitto, perni, cerniere, meccanismi di diversa natura ed è preferibile che il materiale scelto per la parete garantisca rigidezza e leggerezza, per lo più pannelli sandwich, derivati del legno, lamiere.

I mobili come divisori interni

Un’ultima soluzione, compatibile con qualsiasi tipo di ristrutturazione, riguarda la scelta di suddividere gli spazi attraverso oggetti e componenti d’arredo. Libreria a doppio affaccioSi tratta di soluzioni che l’utente sceglie sulla base del proprio gusto personale e sono molto utili in ambienti di dimensioni troppo piccole per prevedere alternative più impegnative. Un classico esempio sono le librerie a doppio affaccio.

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