Superbonus 2024: ecco le novità legislative e fiscali per chi ha usufruito della maxi agevolazione 19/04/2024
Bioedilizia ed edilizia circolare: ecco la startup italiana che produce materiali edili sostenibili dagli scarti 23/01/2024
Edilizia sostenibile e circolare: da buone idee e scarti naturali i componenti per costruzioni e ristrutturazioni 14/02/2024
Riqualificazione verde delle aree esterne aziendali: un’opportunità benefica e sostenibile 26/10/2023
Veranda in balcone o terrazzo, in quali casi serve il “permesso a costruire” e conseguenze legali 16/04/2024
Le prescrizioni del Decreto 192/2005 Il recepimento in Italia della Direttiva Europea Energy Performance of Buildings (EPBD) 2002/91/CE, avvenuto con l’uscita del Decreto Legislativo n. 192 del 19 agosto 2005, Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia, ha portato all’attenzione dei progettisti il tema del risparmio energetico. Nel Decreto vengono richiamati, in regime transitorio (allegato I), i requisiti minimi per l’efficienza energetica degli edifici (allegato C), dando indicazioni per ora limitatamente al fabbisogno di energia per il riscaldamento invernale e alle trasmittanze termiche limite dell’involucro. Il fabbisogno energetico invernale I valori limite del fabbisogno annuo di energia primaria per la climatizzazione invernale espresso in kWh/m2a, sono definiti in base alla zona climatica e al fattore di forma dell’edificio, ossia al rapporto Superficie dell’involucro disperdente/Volume riscaldato. Per quanto riguarda le modalità di calcolo della prestazione energetica, si rimanda a successivi decreti; nel frattempo è possibile operare specificando nella relazione tecnica il metodo di calcolo usato (la Direttiva richiama esplicitamente le metodologie contenute in norme già in vigore, come la EN 832 Calcolo del fabbisogno di energia per il riscaldamento – edifici residenziali). Le tramittanze termiche dell’involucro Nel Decreto, in alternativa alla verifica del fabbisogno energetico limite, si impongono valori limite di trasmittanza termica (delle strutture opache verticali e orizzontali, delle chiusure trasparenti e dei vetri), differenziati per zona climatica e con due soglie temporali di entrata in vigore, a partire da gennaio 2006 e a partire da gennaio 2009 (le soglie temporali dovrebbero avere lo scopo di consentire al mercato delle costruzioni un adattamento progressivo a nuove soluzioni tecniche di involucro, che fondamentalmente si concretizzeranno in un adeguamento prestazionale di soluzioni tecniche già in uso). Tabella 2, Allegato C : Valori limite della trasmittanza termica delle strutture verticali opache Zona climatica Dal 1° gennaio 2006 U (W/m2/K) Dal 1° gennaio 2009 U (W/m2/K) A 0,85 0,72 B 0,64 0,54 C 0,57 0,46 D 0,50 0,40 E 0,46 0,37 F 0,44 0,35 In particolare è discutibile l’individuazione di soglie prestazionali relative all’isolamento dell’involucro, rispettando le quali è consentita l’omissione della verifica del fabbisogno di energia primaria: i valori di trasmittanza termica, infatti, non sono i soli responsabili dell’ammontare dei consumi energetici, ma lo sono anche il fattore di forma dell’edificio, l’orientamento rispetto al percorso solare, il posizionamento della ‘massa termica’ dell’involucro, il rapporto tra superfici vetrate e superfici opache, ecc., soprattutto in previsione degli effetti sulle condizioni estive. Il comportamento estivo La direttiva EPBD impone agli stati membri di affrontare anche la questione del contenimento dei fabbisogni energetici per la climatizzazione estiva. Per ora, con il Decreto 192/05, vengono fornite in proposito solo vaghe indicazioni, si richiede nelle zone climatiche A, B, C, D la massa superficiale delle chiusure opache verticali, orizzontali e inclinate sia superiore a 230 kg/m2. Questa indicazione vorrebbe favorire soluzioni dotate di “massa capacitiva” per garantire l’inerzia termica, che può comportare indubbi vantaggi, in particolar modo durante il regime estivo. Desideriamo illustrare in maniera estremamente pratica e funzionale le soluzioni tecniche per il risparmio energetico considerando i valori U della tabella sopraindicata con i prodotti della Wienerberger. Le soluzioni con i prodotti Alveolater e Porotherm spessore (cm) U (W/m2/K)con la malta tradizionalecon la malta termica*con la malta speciale per il Bio-Plan** Alveolater AB 54/45 zs* 35 0,463 Porotherm Bio 38 0,431 Porotherm Serie 22,5 38 0,459 Porotherm Bio-Plan** 30 0,433 35 0,378 38 0,344 Per scaricare la documentazione in PDF DLgs 192/2005: Le soluzioni Wienerberger clicca qui Per ulteriori informazioni www.wienerberger.it Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento