Recintare il cantiere: norme e modalità

Questo articolo appartiene ad una serie di approfondimenti, tratti dalla pubblicazione “Recintare il cantiere. Guida tecnica alle soluzioni Tenax”, dedicati all’uso in edilizia di reti e recinzioni.Recintare il cantiere: norme e modalitàIndice:

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel luglio 2002 ha pubblicato un Disciplinare tecnico contenente le norme relative alla modalità e ai mezzi per la delimitazione e la segnalazione dei cantieri stradali.

Tenax, leader nell’ideazione e produzione di recinzioni temporanee, ha sempre voluto che i suoi prodotti fossero rispondenti alle esigenze della normativa: per questo motivo, desidera diffondere i contenuti del Disciplinare, mettendo in evidenza i punti che si riferiscono alla recinzione dei cantieri stradali ed edili stradali. Vengono dunque riportate quelle parti del Disciplinare relative alla recinzione dei cantieri e alla delimitazione delle aree di lavoro per le quali le soluzioni Tenax sono state ideate.

Estratto dal Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici

Estratto dal Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo il ministro delle infrastrutture e dei trasporti: “Visto l’art. 21 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 – Nuovo codice della strada – e successive modificazioni, che prevede norme relative alle modalità ed ai mezzi per la delimitazione e la segnalazione dei cantieri; Visto l’art. 30 del decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495 – Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo codice della strada – e successive modificazioni, che rinvia ad apposito disciplinare tecnico la rappresentazione di schemi segnaletici differenziati per categoria di strada, inerenti i segnali che devono essere scelti ed installati in maniera appropriata alle situazioni di fatto ed alle circostanze specifiche; Visto il disciplinare tecnico all’uopo predisposto dall’Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti; Visto il voto n. 340/2001, reso dalla V sezione del Consiglio superiore dei lavori pubblici nella adunanza del 16 gennaio 2002, con il quale è stato espresso parere favorevole con raccomandazioni; Considerato che le raccomandazioni espresse dal Consiglio superiore dei lavori pubblici sono state recepite; Attesa la necessità di emanare il disciplinare tecnico di che trattasi cui gli enti proprietari delle strade devono attenersi per il segnalamento stradale temporaneo; Decreta: Art. 1. È approvato l’allegato disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento stradale temporaneo.

Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 10 luglio 2002
Il Ministro: LUNARDI
Registrato alla Corte dei Conti il 23 luglio 2002 Ufficio di controllo atti Ministeri delle Infrastrutture ed Assetto del Territorio. Registro n. 3, foglio n. 344 cantiere_tarci_0305_17x24_light.indd 5 23/03/2005 7.57.576″

Lo scopo del Disciplinare

Il presente disciplinare è diretto ai responsabili della messa in opera e del mantenimento in efficienza della segnaletica temporanea. Ha lo scopo di rappresentare attraverso numerosi esempi pratici le modalità di applicazione delle norme inerenti la segnaletica temporanea definita all’art. 21 del nuovo Codice della Strada e regolamentate dagli artt. da 30 a 43 del Regolamento di esecuzione e di attuazione dello stesso Codice.

Il documento, che si impone all’attenzione di tutti coloro che a qualunque titolo eseguono lavori o che intervengono nel campo stradale, contiene:

  • Istruzioni esplicative degli elementi principali del segnalamento temporaneo con richiami delle norme regolamentari;
  • Caratteristiche dei segnali e dispositivi temporanei;
  • Schemi di segnalamento temporaneo corrispondenti a diversi casi (come cantieri fissi, cantieri mobili, incidenti);
  • Ulteriori esplicazioni.

Le istruzioni lasciano ai responsabili un certo margine di libertà per meglio adeguare le misure da adottare alle situazioni incontrate utilizzando i mezzi immediatamente disponibili ovvero da reperire in tempi successivi. Non c’è una sola maniera di affrontare una data situazione ed il disciplinare spesso fornisce per la stessa soluzioni alternative.

Di contro gli schemi proposti hanno valore di esempi senza la pretesa di risolvere tutti i possibili casi. Un’applicazione ragionata delle regole di base è comunque necessaria, e lo studio di quanto riassunto nelle presenti istruzioni è indispensabile anche ai fini del rispetto del principio di uniformità della segnaletica su tutto il territorio nazionale.

Principi del segnalamento temporaneo

Sulle strade possono presentarsi anomalie quali cantieri, incidenti, costruzioni, degrado, ecc, che costituiscono un pericolo per gli utenti (nel seguito del testo con la generica dizione “cantieri” s’intende una qualsiasi delle anomalie richiamate).

Per salvaguardare la loro sicurezza, e quella di chi opera sulla strada o nelle sue immediate vicinanze, mantenendo comunque un’adeguata fluidità della circolazione il segnalamento temporaneo deve:

  • informare gli utenti
  • guidarli
  • convincerli a tenere un comportamento adeguato ad una situazione non abituale.

Segnali complementari e luminosi

Barriera normale

Le barriere per la segnalazione e la delimitazione dei cantieri stradali sono a strisce oblique bianche e rosse rifrangenti e di notte e in altri casi di scarsa visibilità devono essere integrate da lanterne a luce rossa fissa.

Sono obbligatorie sui lati frontali di delimitazione del cantiere o sulle testate di approccio. Possono essere sostituite con elementi idonei di pari efficacia, purché approvati dall’Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale del Ministero dei lavori pubblici e in conformità alle direttive da esso impartite (dal Reg. 495/1992 art.32 – Regolamento attuativo del Codice della strada).

Si definisce “strada” l’area ad uso pubblico destinata alla circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali (dal D.Lgs. 285/1992 art.2 – Codice della strada).

Lungo i lati longitudinali dei cantieri stradali le barriere sono obbligatorie nelle zone che presentano condizioni di pericolo per le persone al lavoro o per i veicoli in transito. Possono essere sostituite da recinzioni colorate in rosso o arancione stabilmente fissate, costituite da teli, reti o altri mezzi di delimitazione approvati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Barriera di recinzione per chiusini

E’ l’insieme di varie barriere o transenne unite a formare un quadrilatero delimitante un chiusino o altro tipo di portello aperto.

Recinzioni dei cantieri

Le recinzioni per cantieri edili, gli scavi, i mezzi e macchine operatrici, nonché il loro raggio di azione devono essere segnalate con luci rosse fisse e dispositivi rifrangenti della superficie minima di 50 cm2, intervallati lungo il perimetro interessato dalla circolazione in modo che almeno tre luci e tre dispositivi ricadano sempre nel cono visivo del conducente.

Dispositivi luminosi a luce rossa

Durante le ore notturne e in tutti i casi di scarsa visibilità le barriere di testata delle zone di lavoro devono essere munite di idonei apparati luminosi di colore rosso a luce fissa (almeno una lampada ogni 1,5 m di barriera di testata).

Il segnale “lavori” deve essere munito di analogo apparato luminoso di colore rosso a luce fissa. Per la sicurezza dei pedoni le recinzioni dei cantieri edili, gli scavi, i mezzi e macchine operatrici, nonchè il loro raggio di azione devono essere segnalate con luci rosse fisse.

Colori e sicurezza dei pedoni

I segnali complementari (barriere, paletti di delimitazione, delineatori modulari, coni e delineatori flessibili) sono di colore bianco e rosso. Le recinzioni da impiegare nei cantieri (art. 32 reg.) sono di colore rosso o arancio. Le stesse recinzioni sono segnalate con luci rosse fisse e con dispositivi rifrangenti rossi.

La segnaletica di sicurezza dei lavori, dei depositi, degli scavi e dei cantieri stradali, deve comprendere speciali accorgimenti a difesa dell’incolumità dei pedoni che transitano in prossimità dei cantieri stessi.

I cantieri edili, gli scavi, i mezzi e macchine operatrici, nonché il loro raggio d’azione, devono essere sempre delimitati, soprattutto sul lato dove possono transitare pedoni, con barriere, parapetti, o altri tipi di recinzioni così come previsto dall’art. 32, comma 2 del Regolamento.

Se non esiste marciapiede, o questo è stato occupato dal cantiere, occorre delimitare e proteggere un corridoio di transito pedonale, lungo il lato o i lati prospicienti il traffico veicolare, della larghezza di almeno un metro.

Detto corridoio può consistere in un marciapiede temporaneo costruito sulla carreggiata, oppure in una striscia di carreggiata protetta, sul lato del traffi co, da barriere o da un parapetto di circostanza segnalati dalla parte della carreggiata, come precisato al capitolo 3.

Tombini e ogni tipo di portello, aperti anche per un tempo brevissimo, situati sulla carreggiata o in banchine o su marciapiedi, devono essere completamente recintati.

I sistemi modulari per la recinzione di cantiere TENAX

LIMIT 2, l’innovativo sistema modulare di pannelli TENAX

LIMIT 2 è l’innovativo sistema modulare di pannelli TENAX ad alta visibilità per la delimitazione dei cantieri edili. Particolarmente indicato per aree urbane, anche con poco spazio e forte traffico, LIMIT 2 è conforme al Codice della Strada ed è approvato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Facili da montare e leggeri da trasportare, i pannelli sono poco ingombranti. Grazie ai pannelli angolari, è possibile formare linee spezzate e realizzare cancelli d’ingresso al cantiere.

Un cantiere edile deve essere recintato secondo le indicazioni del D.L. n. 494/96; per questo è necessario che sia delimitato totalmente in altezza adeguata ad impedire il passaggio. Quando il cantiere interessa la strada deve rispettare anche le indicazioni del Codice della Strada.

Il pannello modulare LIMIT 2 consente una facile recinzione, potendo essere disposto a linea retta o con curvature variabili. Basi di ancoraggio e saette ne garantiscono la stabilità. In alternativa si possono usare le reti da cantiere, purché stabilmente fissate su supporti di legno o su pannelli zincati che solo in questo modo possono essere utilizzati.

LIMIT 1, il sistema modulare di transenne TENAX 

LIMIT 1 è il sistema modulare di transenne TENAX per lavorare in sicurezza nei cantieri stradali, grazie alla colorata visibilità dei pannelli. Leggerissime e maneggevoli, le transenne sono facili da trasportare, semplici da posare o rimuovere e consentono una razionale delimitazione dell’area.

Robuste e inalterabili nel tempo, non arrugginiscono e possono essere riutilizzate. LIMIT 1 è approvata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Con LIMIT 1 è possibile delimitare in modo flessibile qualunque cantiere sulla strada. Può essere spostata facilmente; posizionata a “L” assolve l’obbligo di delimitare il lato frontale e nello stesso tempo delimita, proteggendoli, i lati longitudinali del cantiere. Se utilizzata nelle ore notturne o in condizioni di scarsa visibilità, dovrà essere corredata da strisce bianco/rosse oblique rifrangenti e luce rossa fissa di segnalazione sulla parte frontale.

Protegge i pedoni e crea corridoi di transito. È il necessario completamento dell’attrezzatura di ogni furgone di “pronto intervento stradale”.

LIMIT 1 permette di recintare completamente qualsiasi apertura sulla carreggiata, banchina o marciapiede; in particolare garantisce la totale chiusura dell’area lavoro fino a terra. Si può utilizzare anche per altri tipi di delimitazione delle aree di lavoro. Se utilizzata nelle ore notturne o in condizioni di scarsa visibilità deve essere corredata da strisce bianco/rosse oblique rifrangenti.

LIMIT 1 è il necessario completamento dell’attrezzatura di ogni furgone di “pronto intervento stradale”.

Rete per cantieri

GIGAN, DRAGON, WORKING e FORT/L sono le note “reti da cantiere” arancio usate da tutti. Con questi modelli è possibile coprire tutta la gamma di esigenze del cantiere. La loro perfetta visibilità, unita alla resistenza del colore agli agenti atmosferici ed alla polvere, le rende idonee, come riconosciuto anche dal Codice della Strada, alla recinzione dei cantieri edili e stradali. Sono elementi indispensabili per rendere “a norma” le recinzioni mobili metalliche.

La rete arancio di TENAX

La visibilità e il colore arancio sono i tratti identificativi della rete per la recinzione dei cantieri. Al fine di garantire la sicurezza del cantiere e della strada, la banda centrale bianco/rossa con la scritta di servizio “lavori in corso” aiuta ancor di più a riconoscere l’area circoscritta come una zona dove bisogna porre attenzione.

È inoltre possibile specificare ancor di più il tipo di area lavoro, modificando a piacimento la scritta di servizio e il colore della banda centrale: “zona bonifica amianto” o “attenzione veicoli di cantiere in movimento” sono solo alcuni esempi.

La possibilità di aggiungere il logo dell’impresa, infine, permette di qualificare il cantiere rendendolo meno anonimo.

La qualità del sistema TENAX per recintare il cantiere

La qualità è da sempre per Tenax un obiettivo da perseguire per garantire la massima soddisfazione delle aspettative del Cliente. Per questo fin dai primi anni Novanta, Tenax si è dotata di un sistema di qualità aziendale certificato, che viene costantemente aggiornato ed implementato.

La certificazione UNI EN ISO 9001:2000, si basa su procedure orientate al miglioramento continuo per la garanzia della qualità di prodotti e servizi.

Ogni fase critica è monitorata in tutti i suoi aspetti: la progettazione (intesa come ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e continuo miglioramento degli esistenti), l’approvvigionamento, la produzione, il prodotto finito, l’immagazzinamento, la consegna ed il servizio di assistenza pre-vendita e post-vendita.

La certificazione UNI EN ISO 9001:2000 rappresenta quindi la garanzia di poter sempre contare su prodotti e servizi di assoluta qualità. Sulla base delle prove di laboratorio vengono redatte e costantemente aggiornate schede tecniche e certificazioni di prodotto che sono a disposizione degli operatori del settore.

Il laboratorio TENAX

Nel laboratorio di Ricerca e Controllo Tenax, vengono compiute analisi chimiche e test meccanici per la determinazione delle caratteristiche fisiche e dimensionali dei prodotti, allo scopo di garantirne la perfetta funzionalità rispetto alle relative applicazioni.

In laboratorio vengono simulate pertanto le condizioni più stressanti di utilizzo dei singoli prodotti, dei quali vengono anche valutati i comportamenti nel tempo con l’obiettivo di garantirne il massimo grado di affidabilità.

La rigorosa misurazione dei dati prestazionali eseguita in laboratorio, è l’unica in grado di definire la “performance” del prodotto, e ad essere riproducibile in qualsiasi momento, fornendo dati confrontabili con quelli stabiliti dalle normative vigenti.

Tale sistema inoltre non è condizionato da altre valutazioni, spesso approssimative, eseguite in modo empirico o vincolate ad un sapere tradizionale, non consapevole degli attuali traguardi tecnologici, grazie ai quali le soluzioni Tenax sono oggi all’avanguardia nel mondo.

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