Progetto di uno spazio minimo assemblato a secco per Piazza Leonardo Da Vinci, Milano – 3° caso studio

Essa nasce in risposta ad un fabbisogno variabile ed in continua evoluzione dipendendo dal numero di studenti che frequentano una struttura universitaria.
I vincoli dimensionali hanno definito un modulo base di dimensioni ridotte che ne rendono possibile il trasporto su reti infrastrutturale ordinarie.
Particolarità del progetto è lo studio della trasferibilità del pacchetto tecnologico finito, preassemblato in fabbrica, la ricerca di materiali costruttivi leggeri, resistenti e durevoli, dunque la tecnologia di sistemi e componenti come scocche autoportanti in resina di poliestere rinforzata con fibre di carbonio dotate di alette di controventamento, riempite di espanso a base di schiuma poliuretanica o l’unione degli elementi appartenenti al singolo modulo in modalità stabile e per finire la congiunzione delle coppie di elementi complementari appartenenti ai due diversi moduli tramite vincoli di tipo reversibile.
La flessibilità dello spazio interno della cellula è stata raggiunta con l’utilizzo di pareti scorrevoli e l’involucro risulta variabile per il collegamento con l’esterno tramite serramenti apribili e la presenza di un sistema di oscuramento a lamelle orientabili modulano il flusso luminoso.

Laboratorio di costruzione dell’Architettura del Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura, Best Dipartimento di Scienza e Tecnologia dell’ambiente costruito.

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