Ottenere grandi effetti con poca luce

Il concorso europeo di design "Lights of the Future" nell'ambito di Light+Building dal 6 all'11 aprile 2008 a Francoforte sul Meno premia lampade che consumano meno energia e sistemi d'illuminazione per ambienti residenziali e commerciali che spiccano per la loro efficienza energetica.
Ulrike Brandi, membro della giuria del concorso "Lights of the Future", si esprime a pochi mesi di distanza dall'apertura della fiera specializzata internazionale per architettura e tecnica sull'illuminazione del futuro, sulle tendenze nel settore della luce e sul suo lavoro di progettista d'illuminazione attiva in tutto il mondo.

Il concorso "Lights of the Future" premia a Light+Building 2008 imprese, designer affermati e giovani designer che creano lampade visionarie sotto l'aspetto dell'efficienza energetica.
Signora Brandi, riprendendo il titolo del concorso, come sarà l'illuminazione del futuro?
La lampada del futuro emette luce naturale, e resta quindi una visione dato che la luce naturale può venir solamente imitata.
Quale grande fautrice della luce diurna, attribuisco nei miei lavori una grande importanza a far entrare la luce diurna in edifici ed ad orientarla nel miglior modo possibile. I diodi luminosi organici (OLED) saranno la fonte luminosa del futuro.
Ciò comporterà una maggiore varietà di prodotti e la qualità della luce aumenterà.

Quali altre tendenze dovrebbero venir seguite nel settore dell'illuminazione?
Le lampade a basso consumo d'energia e le lampade fluorescenti dovrebbero venir ulteriormente sviluppate nei prossimi anni. Un grande potenziale hanno pure le lampade a scarica elettrica, che funzionano in modo simile alle lampade fluorescenti e che vengono utilizzate in grandi edifici.

Il concorso si prefigge di combinare le innovazioni tecniche con un eccellente design – L'industria dell'illuminazione non ha già da molto risolto questo contrasto?
Sì, e proprio i fabbricanti europei di apparecchi d'illuminazione sono in un'eccellente posizione per combinare la tecnica ed il design. Al fine di promuovere ulteriormente questo campo, è importante che anche in futuro vengano organizzati concorsi come "Lights of the Future".
Questa competizione offre ai designer ed alle imprese la possibilità di menzionare nella loro comunicazione le eccellenti qualità dei loro prodotti.

Per quale motivo Light+Building è una buona piattaforma per un concorso di questo genere?
Light+Building si è posizionata a livello mondiale quale massima fiera per l'illuminazione e per la tecnica di edifici. In nessun'altra parte il concorso potrebbe registrare una tale attenzione. Light+Building ha il vantaggio di raggruppare in una stessa fiera tecnici e designer.
Per progettare e creare eccellenti apparecchi d'illuminazione, è infatti necessario che le due parti cooperino e comunichino tra loro.

Per quale ragione la luce è importante per il design di ambienti?
La luce assume una cardinale importanza per il design di un ambiente, perché la luce crea una determinata atmosfera.
Se viene però impiegata in modo errato, si genera esattamente l'effetto contrario.
La maggior parte di noi non è cosciente del fatto che la luce crea un ambiente gradevole o sgradevole.
La luce è impiegata nel giusto modo, se non ha un effetto fastidioso. Un altro importante compito dell'illuminazione è di contribuire all'orientamento.

In quale misura il tema dell'efficienza energetica influisce sul suo lavoro di progettista d'illuminazione?
L'efficienza energetica rappresenta nel mio lavoro un aspetto d'eminente importanza.
Già in base alla mia convinzione, quando concepisco il design di ambienti bado ad ottenere il massimo effetto possibile impiegando pochi mezzi, ossia poca luce. In questo consiste la vera abilità quando si progetta illuminazione.
Devo però progettare badando all'efficienza energetica anche perché devo soddisfare le esigenze postemi dal committente dell'edificio. E, in terzo luogo, l'efficienza energetica entra in gioco quando si tratta del calore generato da ogni fonte luminosa. Troppe potenti fonti luminose richiedono impianti di climatizzazione di maggiori dimensioni.

Cosa l'affascina nella progettazione d'illuminazione? Cosa rende il suo lavoro così eccitante ed avvincente?
Quale designer d'illuminazione, assumo la responsabilità di molti differenti progetti – da ospedali a aeroporti e perfino a musei.
Il mio lavoro abbraccia in fondo tutte le sfere della vita.
E' avvincente anche perché coopero con interessanti architetti per realizzare edifici molto complessi e perché, tramite i miei progetti in tutto il mondo, faccio la conoscenza di altre culture.

Deve tener conto nella progettazione d'illuminazione di influssi culturali, altrimenti formulato quale influsso hanno le rispettive culture sulla progettazione dell'illuminazione?
Sì, la cultura influisce sulla progettazione dell'illuminazione di edifici, perché ogni cultura ha una propria idea di un'illuminazione perfetta o di una luce gradevole.
Nei paesi situati al nord, ad esempio in Germania o in Svezia, la gente preferisce colori caldi; nei paesi più meridionali e quindi più caldi, si preferisce la luce fredda.
L'impiego di luce in Cina è, ad esempio, molto diverso da quello in Germania. Là le facciate vengono illuminate il più possibile per dimostrare il progresso tecnologico.
Un'altra differenza: molti cinesi tra i miei conoscenti preferiscono edifici chiari, inondati di luce, mentre i committenti di edifici in Malaysia vogliono che soltanto poca luce diurna penetri nell'edificio, per evitare che si riscaldi troppo. Proprio queste preferenze e peculiarità culturali rendono il mio lavoro molto interessante e gratificante.

Breve curriculum di Ulrike Brandi:
– nata nel 1957 a Bad Bevensen
– studio di design industriale alla Hochschule für Bildende Künste di Amburgo
– dal 1986 fondatrice e Managing Director della Ulrike Brandi Licht
GmbH che offre servizi di progettazione e di consulenza concernenti la luce artificiale e naturale in edifici e spazi esterni
– dal 1990 cattedra alla Fachhochschule Düsseldorf, facoltà di architettura
– dal 1990 professoressa ospite alla Hochschule für Bildende Künste di Braunschweig ed alla Hochschule für Gestaltung di Linz, facoltà di design industriale
www.ulrike-brandi.de
Altre informazioni su Light+Building e su Lights of the Future:
www.light-building.messefrankfurt.com

 

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