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Nuova norma che regolamenta gli impianti di riscaldamento ad acqua calda

Il nuovo documento è stato elaborato dal gruppo di lavoro “Impianti di riscaldamento ad acqua calda ed aggiornamento della Raccolta R” costituito dall’ Ex ISPESL con la partecipazione dei rappresentanti dei costruttori interessati, del CTI e delle associazioni di categoria competenti.
Detta specifica tecnica è stata ulteriormente modificata dal gruppo di studio costituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico al fine di poter dare corso alla procedura d’informazione nel settore delle norme e delle regolamentazioni tecniche ai sensi della direttiva 98/34/CE.
La “Raccolta R” si applica agli impianti centrali di riscaldamento utilizzanti acqua calda sotto pressione con temperatura non superiore a 110 °C e potenza nominale massima complessiva dei focolari (o portata termica massima complessiva dei focolari) superiore a 35 kW, alimentati a combustibile solido, liquido o gassoso, ovvero da qualsiasi altra fonte soggetta a surriscaldamento.
L’obbligo del rispetto delle norme sussiste quindi indipendentemente dal tipo di utilizzazione del calore generato. A titolo di esempio, sono soggetti alla denuncia gli impianti di riscaldamento di luoghi sia civili che industriali, serre agricole, nonché gli impianti destinati alla produzione di acqua calda per applicazioni industriali.
È invece espressamente dichiarato che la Raccolta R non si applica ai generatori di calore facenti parte di insiemi certificati CE/PED e ai generatori di calore alimentati a gas, qualora rientranti nella direttiva 2009/142/CE.
Le nuove specifiche tecniche, elaborate ai sensi dell’art.26 del DM 1.12.75 -Titolo II- , fanno seguito alla edizione del 1982 e scaturiscono dalla necessità di adeguare la regolamentazione degli impianti centralizzati di riscaldamento utilizzanti acqua calda sotto pressione a seguito dell’evoluzione normativa e del progresso tecnologico in materia.

In sintesi le principali novità sono:
• Raccordo con la normativa PED per i recipienti in pressione;
• Raccordo con la normativa EN per le prove dei componenti degli impianti;
• Regolamentazione degli impianti a pannelli solari;
• Nuove specifiche per gli impianti modulari con generatori disposti in batteria;

Tra le specifiche tecniche introdotte sono poi da annoverare: l’obbligatorietà del tubo di carico distinto e distante dal tubo di sicurezza (preferibilmente il primo sulla parte più alta del generatore, il secondo sulla tubazione di ritorno o comunque sulla parte più bassa), l’obbligatorietà o della valvola di intercettazione del combustibile o della valvola di scarico termico, l’obbligatorietà del dispositivo di protezione pressione minima per gli impianti a vaso chiuso, l’introduzione di un nuovo calcolo analitico per il dimensionamento del tubo di sicurezza, l’introduzione del dispositivo di protezione livello minimo per gli impianti con vaso di espansione aperto, l’eliminazione del limite sulla massima capacità del vaso di espansione chiuso, l’obbligo negli impianti di rscaldamento con vaso di espansione chiuso, in ui la circolazione è assicurata mediante elettropompa, di nterrompere l’apporto di calore automaticamente nel caso i arresto delle pompe di circolazione.

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