Modelli a confronto

Progettare significa inserirsi in questo processo di trasformazione, ponendosi da tramite tra un prima e un dopo: significa inoltre aderire a regole metodologiche che, per quanto ci riguarda, individuano nella fase di osservazione critica dell’architettura il primo insostituibile passo di ogni azione propositiva.
La lettura di un fenomeno di qualsiasi natura implica sempre e comunque un’operazione di selezione, di scelta specifica di alcuni parametri all’interno di una totalità.
Uno studio perciò mirato, mai generico.
La lettura di un edificio al pari di quella di un libro o di uno spartito musicale implica quindi un’azione di smontaggio dell’insieme, di riconoscibilità delle sue parti costitutive elementari, di attribuzione del loro valore assoluto e di quello relativo nei confronti degli altri elementi.
L’attuale stato della critica mantiene in vita una scissione tra “cultura del progetto” e “cultura tecnologica dell’architettura” che ha spesso portato ad un riduttivo esame del progetto di architettura come prodotto artistico.
L’intento del documento “Modelli a confronto” è quello di fornire una prassi metodologica per l’impostazione di una osservazione critica dell’opera di architettura, collocandosi per quanto possibile all’ interno del suo farsi, per capirne le logiche, determinarne lo spessore e l’opportunità delle scelte, coglierne i valori sia di unicità che di trasmissibilità.
Tale studio intende costituire uno strumento in grado di fornire una chiave di interpretazione dell’architettura; un esercizio quindi non fine a se stesso bensì in grado di costituire il primo momento progettuale.
L’operazione di lettura deve portare a utili indicazioni operative: l’esercizio deve perciò essere inquadrato come un momento del progetto e non come un’interpretazione passiva e terminale dell’opera.
Interpretando il modello come esempio metodologico e non formale si è portati con più facilità a leggere un edificio come esito di un percorso progettuale e di un atteggiamento culturale nei confronti del processo di ideazione, progettazione, realizzazione; e quindi come risultato di una serie di interazioni tra diversi fattori, interni ed esterni al processo mentale del progettista.
L’operazione sfocia nel tentativo di costruire un’intelaiatura di riferimento per il progettare.
E questa “griglia strutturale” va costruita pezzo per pezzo, va formata cercando di organizzare le
informazione che veniamo accumulando alla rinfusa nel “magazzino della memoria”.
Scopo della lettura di un modello è quello di aiutare a costruire i riferimenti necessari per orientarsi nell’acquisizione di esperienze.
Tra gli obiettivi di questa fase vi è quello di decomporre un edificio per variabili riconoscibili e confrontabili al fine di valutare l’incidenza dei fattori progettuali sull’opera finita: l’oggetto architettonico viene scomposto nei principali elementi che compongono il fenomeno architettonico.
Questi saranno sia di natura oggettivo/materiale che di natura contestuale, linguistica e semantica: particolare attenzione viene riposta nell’incidenza che il fattore tecnico assume in ogni opera al fine di desumerne i legami, le corrispondenze, le discresie.
Partire dalla lettura critica del costruito ed elevarlo a paradigma è uno dei modi, non certo l’unico, per avviare l’attività didattica di un Laboratorio di Costruzione dell’Architettura, andando incontro a quest’ultima, non rifuggendola.
“Oltre le scale, oltre le dimensioni”, si potrebbe dire, da sempre il modello rappresenta per l’architetto un vincolo ma, al tempo stesso, una rassicurante certezza.
La raccolta di modelli contenuta in questo documento rappresenta, “al di là delle scale”, la validità di un metodo fondato su un concetto di modello applicato sia alla scala urbana – la città – che alla scala del manufatto architettonico – l’edificio -, che a quella dell’elemento costruttivo – il componente.

Facoltà di Architettura Leonardo, Politecnico di Milano
a.a. 2002-2003
laboratorio di costruzione dell’architettura I

BEST – Building Environment Science and Technology
Dipartimento di Scienza e Tecnologia dell’Ambiente Costruito
documento 2

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