Strumenti di rilievo e grandezze ambientali per misurare il comfort

Il comfort percepito dagli utenti in un ambiente, per quanto soggettivo, può essere valutato attraverso una serie di parametri ambientali come temperatura, umidità o velocità dell’aria e per ogni “misura” usa uno specifico strumento. Gli strumenti di rilievo permettono di svolgere un audit energetico che mette in luce sia le prestazioni dell’edificio oggetto di studio, sia le modalità di gestione dei suoi abitanti.Grandezze ambientali e strumenti di rilievo per misurare il comfort internoValutare le prestazioni di un edificio è di considerevole utilità, poiché l’insieme di parametri ambientali che definiscono il microclima interno determinano la percezione degli utenti del comfort interno.

Gli uomini sono interessati da scambi termici con l’ambiente circostante e tra i fattori determinanti ci sono la temperatura delle pareti e dell’aria, l’umidità relativa, la velocità dell’aria e la presenza di anidride carbonica.

Strumenti di rilievo per il comfort interno

Esistono strumenti e metodologie per l’indagine sul comportamento di un edifico, ma va prima fatta una precisazione: una verifica sul campo può essere utile sia nel caso si debba valutare un intervento sull’esistente, sia quando si ritiene opportuno testare le performance di una nuova costruzione.Comfort interno di un ambienteGli strumenti di rilievo, utilizzati per il monitoraggio di queste principali grandezze ambientali, sono disponibili sul mercato con diverse prestazioni e quindi prezzi, ma in generale non è complicato riuscire ad acquistare buoni strumenti a prezzi accessibili.

La temperatura

L’indagine strumentale può vagliare i parametri precedentemente citati, andando a definire il comfort atteso in un ambiente o le criticità su cui è necessario intervenire. Ad esempio, se vogliamo misurare la temperatura dell’aria in un ambiente – il fattore spesso più considerato dagli utenti – ci dovremo avvalere di un termometro. In base alle necessità si sceglierà lo strumento più adeguato, più o meno preciso.

Termometro a infrarossi testo 835-H1 per misurare l'umidità
Il termometro a infrarossi testo 835-H1 è uno strumento in grado di rilevare il rischio di formazione di muffe e l’umidità

La temperatura dell’aria andrà poi mediata con la temperatura superficiale delle pareti, che incidono su quella effettivamente percepita dal corpo umano. Per quest’ultimo valore è necessario utilizzare un termometro a infrarosso, che rileva le radiazioni emesse da un corpo solido. Alcuni modelli hanno un puntatore laser che indica l’area precisa su cui stiamo misurando.

L’umidità dell’aria

L’umidità dell’aria di un ambiente incide notevolmente sul benessere percepito e ha effetti negativi sia quando è eccessivamente bassa sia quando è troppo alta. Si parla chiaramente di umidità relativa, intesa come il rapporto tra l’umidità assoluta e quella di saturazione, per cui non è di rilievo conoscere la quantità totale di vapore acqueo contenuta nell’aria se non siamo in grado di relazionarlo alla temperatura dell’ambiente in questione.

Lo strumento utile per questa misura si chiama igrometro, un apparecchio digitale ed elettronico. Alcuni modelli sono in grado di registrare anche il punto di rugiada – al di sotto del quale il vapore condensa – e la temperatura (da qua il nome termoigrometri). Inoltre, esistono modelli sia per uso interno che esterno, con livelli di precisione diversi. In base anche al luogo in cui avviene la misurazione e all’importanza che essa riveste, si potrà optare per apparecchi più o meno performanti.

MR176 IGROMETRO FLIR CON TERMOCAMERA INTEGRATA
MR176 di Flir è l’igrometro con termocamera integrata in grado di rivelare velocemente l’umidità

Pensiamo ad esempio al margine di errore accettabile in un’abitazione privata, totalmente diverso dalla precisione richiesta se ci si trova in un museo con quadri e oggetti di vario materiale e valore. Prima dell’acquisto dello strumento è anche bene sapere se avremo bisogno di misure istantanee o prolungate nel tempo.

La velocità dell’aria

In un ambiente chiuso è inevitabile che si creino dei flussi di aria in movimento, siano essi dovuti alla ventilazione naturale o al funzionamento di appositi componenti di impianto. Se l’aria è troppo veloce è possibile che nascano situazioni di disagio, eventualmente localizzate in punti precisi della stanza.

La sensazione di “temperatura che scende” a causa dell’aria in movimento sulla pelle è percepita in modo soggettivo, anche in base all’attività che si sta svolgendo. In linea di massima, per il ricambio di aria in un ambiente, non si supera una velocità di 1,5 m/s, anche se già da 0,5 m/s è possibile percepirne il movimento.

Anemometro testo per calcolare la velocità dell’aria
Anemometro a elica Bluetooth di testo, connesso a un semplice smartphone permette di misurare velocità, portata e temperatura dell’aria

Per misurare questa grandezza è possibile affidarsi ad un anemometro, di cui esistono modelli a ventolina e a filo caldo. I primi si usano principalmente per le bocchette di ventilazione, mentre i secondi offrono misurazioni puntuali e sono adatti per calcolare la velocità dell’aria nell’ambiente.

Presenza di CO2

Rilevare la presenza e la concentrazione di anidride carbonica nell’aria, ci permette di valutarne la qualità e impostare una corretta ventilazione (o verificarne il funzionamento).

La presenza delle persone in una stanza comporta una produzione di CO2 tale per cui il livello di concentrazione sarà maggiore rispetto a quello di un ambiente aperto, ma comunque accettabile al di sotto dei limiti imposti intorno ai 1000 ppm.

Sensore PCE Italia per rilevare la presenza e la concentrazione di anidride carbonica
E’ di PCE Italia il sensore per misurare la concentrazione di CO2 negli ambienti interni, con archiviazione dei dati e allarme acustico e visivo

Esistono sensori di rilievo di CO2 istantanei o altri che permettono un monitoraggio costante, molto utile anche in fase di uso di molti edifici, non solo residenziali, ma anche scolastici o per uffici. In questo caso è possibile installare dei sensori che, superata una certa soglia, inviano un segnale di allarme e, connessi al sistema di ventilazione, ne regolano il funzionamento.

L’illuminamento

Il comfort illuminotecnico dipende da diverse grandezze, ma uno degli strumenti principali per la valutazione è il luxmetro che permette di misurare il livello di illuminamento in un ambiente.

Durante il monitoraggio, un sensore reagisce all’energia luminosa provocando una corrente elettrica, rilevata da un galvanometro e misurata in lux.

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