Materiali innovativi in edilizia

I materiali ecosostenibili più innovativi per un futuro più green. 

bioedilizia

La bioedilizia si pone l’importante obiettivo di studiare nuove soluzioni e materiali che riducano al minimo l’impatto ambientale degli edifici sull’ecosistema. A partire dalla progettazione è possibile scegliere materiali ecosostenibili, in grado di favorire il risparmio energetico ed evitare la dispersione delle risorse.

Basti pensare che nell’antichità per costruire ci si serviva di materiali naturali facilmente reperibili. Tra i materiali più utilizzati spiccano il legno, per le sue grandi proprietà termo isolanti e resistenti, la pietra e vari tipi di malta realizzati sempre con materie prime ecosostenibili.

La tendenza attuale prevede il ripristino di queste “sane” abitudini edilizie, ampliando la visione con le innovazioni nel campo. Diventa dunque fondamentale utilizzare prodotti e materiali che abbiano un impatto minimo sull’ambiente.

E che dire se la ricerca si sposa con l’ingegneria? Nascono quindi progetti interessanti e “futuristici” come il bio mattone, una risorsa per l’edilizia attenta all’inquinamento dell’ecosistema. Nel corso di questo focus andremo a raccontare i materiali ecosostenibili più innovativi, pensati per garantire un futuro green.

Il bio-mattone

Il futuro passa attraverso l’innovazione e la ricerca. Proprio per questo motivo la bioedilizia ha compiuto notevoli passi avanti, studiando materiali dotati di grande efficienza energetica e minimo impatto sulla terra. Il bio-mattone, opera di un’azienda italiana leccese, nasce dall’esigenza di rendere uno dei prodotti più usati in edilizia ecologico ed ecosostenibile.

bio-mattone
Il bio-mattone, progetto italiano, è una soluzione ecologica e intelligente per l’edilizia contemporanea

Tra le caratteristiche del bio-mattone abbiamo la sua struttura: esso è composto di calce e canapa, provenienti da coltivazioni italiane. Il risultato? Un materiale a emissione zero, perfetto per progettare gli edifici del futuro.

Il bio-mattone è composto da calce e canapa. È un materiale perfetto per la realizzazione di edifici biocompatibili e ad alta efficienza energetica, oltre che a minimo impatto sull’ambiente. Già a partire dalla sua realizzazione, il bio-mattone non risulta dannoso per la Terra in quanto realizzato con piante che non necessitano concimi chimici e fertilizzanti industriali.

ecologico
Il bio-mattone è un materiale ecologico a emissioni di anidride carbonica pari a 0

Nella realizzazione di questo particolare prodotto la canapa va di fatto a sostituire il calcestruzzo, mentre la calce costituisce il legante del bio-mattone. Questa mistura prende il nome di Natural Beton.

Tra i pregi di questo materiale va citata la sua ottima capacità di creare e garantire comfort termico e comfort acustico, oltre ad avere una buona resistenza al fuoco. Il bio-mattone, infatti, non emette esalazioni nocive se sottoposto al fuoco: una scelta studiata per mettere in sicurezza gli ambienti domestici.

Infine altro aspetto interessante su cui occorre soffermarsi è quello legato alla sua capacità di resistere alla formazione dell’umidità e della condensa, due fattori che potrebbero seriamente danneggiare la muratura.

Risulta interessante utilizzare il bio-mattone per la i tamponamenti e in generale per realizzare l’isolamento termico a cappotto delle abitazioni, sia internamente che esternamente.

Il mattone organico

La tecnologia e la ricerca in campo edilizio si ampliano in prospettive davvero uniche; i mattoni bio realizzati tramite l’azione dei batteri ne sono la prova. La bioedilizia cerca di utilizzare materie e processi naturali al fine di realizzare prodotti che possano rispondere alle esigenze tecniche dei progettisti, ma che non vadano a incidere in maniera ingente sui costi.

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Tra i materiali del futuro ci sarà il mattone organico, realizzato a partire dai batteri.

Già nel 2010 l’Università di Stanford si mise al lavoro per creare dei mattoni biologici composti con un materiale simile al corallo, il quale si compattava per creare il prodotto che noi comunemente utilizziamo.

Le ricerche non si sono interrotte; l’azienda statunitense bioMason ha realizzato una particolare tipologia di mattone a partire da risorse esistenti ossia i batteri. Nel processo di formazione il mattone cresce e si cristallizza con la sabbia e il cemento naturale.  In pratica il mattone organico si “autoproduce” grazie ai batteri, senza l’utilizzo di dannose combustioni.

Il mattone organico non produce CO2 nel processo di realizzazione: per creare questo materiale è necessario produrre moltissima energia, già a partire dall’estrazione dell’argilla. In questo caso è possibile realizzare un prodotto che sia efficiente, senza emettere anidride carbonica.

Il mattone bio non ha nulla a che invidiare con i materiali “tradizionali”. Tra le sue caratteristiche spiccano la capacità termica e quella igroscopica.  Il progetto è in via di perfezionamento, ma ci si auspica che presto questo tipo di soluzioni possano essere in commercio in larga scala.

Il cemento ecologico

Dopo aver illustrato le innovazioni ingegneristiche relative alla realizzazione dei mattoni, è opportuno sottolineare i grandi passi in avanti fatti per creare un nuovo cemento, in linea con la filosofia eco friendly.

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Il cemento ecologico: una risorsa eco-friendly per ridurre le emissioni di CO2.

Secondo quanto sottolineato dal WWF, sfortunatamente entro il 2030 la produzione di calcestruzzo potrebbe raggiungere dei numeri spaventosi come 5 miliardi di tonnellate. Il cemento è per definizione un prodotto che di ecologico sembrerebbe non avere nulla, ma grazie alla ricerca ingegneristica è possibile iniziare a sperare in città costruite secondo criteri ecologici.

Le città del futuro saranno più verdi: questo grazie al lavoro della bioedilizia e alla realizzazione di materiali sempre più verdi come il cemento ecologico, pensato per ridurre le emissioni di CO2 nell’aria.

L’Istituto Politecnico Nazionale messicano ha messo a punto un cemento realizzato con emissioni non nocive. Alla base di questa ricerca vi è il problema della realizzazione del cemento tradizionale: esso, infatti, è composto dal clinker (miscela di argilla, gesso e minerali) il cui punto di trasformazione di questa miscela si aggira attorno ai 1450°. È evidente che tale procedimento produce grande dispersione di calore; l’obiettivo è quello di creare n prodotto sostenibile che impieghi solo 750° per trasformare le materie prime.

Il cemento diventa un “alleato” contro le dannose emissioni di anidride carbonica dovute al processo di realizzazione dei materiali edili e al loro smaltimento. Il cemento “normale” prevede, nella sua produzione, l’aggiunta di elementi chimici dannosi per la terra.

Il processo di smaltimento di questi rifiuti comporta la produzione di materiale tossico che viene disperso nell’atmosfera. In aggiunta a questo fattore vi è la produzione di ceneri e materiale da stoccare.

Vediamo le caratteristiche di questo prodotto unico nel suo genere. Si tratta di un materiale davvero interessante: riesce a ridurre in maniera sensibile la produzione di anidride carbonica. Ciò è dovuto alla sua particolare struttura che prevede uno strato biologico su cui crescono dei microrganismi in grado di assorbire CO2.

Il cemento ecologico ha la stessa funzionalità di quello “tradizionale”, senza la sua nocività. Inoltre è stato dimostrato che si tratta di un materiale in grado di creare il giusto comfort termico negli edifici, durevole e resistente.

La lana di pecora

La lana, fibra usualmente utilizzata nella moda, ora acquista una nuova veste entrando a pieno titolo nei materiali dell’edilizia odierna.

Questo tipo d’isolante deriva dalla lavorazione degli scarti di fibra tessile la quale, opportunamente lavorata, dà vita a pannelli e materassini dall’alto potere isolante. Parliamo di un materiale vegetale che garantisce un’ottima protezione dal freddo e dal caldo; una delle proprietà principali della lana di pecora è quella di garantire un’ideale isolamento termico nelle abitazioni.

pecora
La lana di pecora è un ottimo materiale isolante per garantire comfort termico.

Come si realizza questo materiale isolante? La lana grezza derivante dagli scarti viene lavata e trattata con materiali antitarme e infine lavorata in materassini dai diversi spessori.

wool4build
ll progetto WOOL4BUILD ha l’obiettivo di sviluppare isolanti termici e acustici in lana di pecora per il settore delle costruzioni, che garantiscano rispetto dell’ambiente

La lana di pecora è presente in commercio sotto forma di rotoli e di feltro in diverse dimensioni e può essere posata a secco. Tra gli usi di questo materiale vi è l’inserimento nelle intercapedini e nelle coperture della casa: le sue proprietà igrometriche consentono di assorbire l’umidità lasciando le pareti dell’abitazione asciutte.

a cura di Fabiana Valentini

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